La Nuova Sardegna

Turismo

Extralberghiero, numeri in crescita in Sardegna: nella bassa stagione giro d’affari di 74 milioni di euro

di Claudio Zoccheddu
Extralberghiero, numeri in crescita in Sardegna: nella bassa stagione giro d’affari di 74 milioni di euro

Dalla ricettività alternativa dati positivi in tutte le aree dell’isola

26 giugno 2024
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Sassari La crescita è evidente, sotto ogni indicatore. La ricettività extralberghiera nell’isola è sempre più importante e, soprattutto, la prospettiva di un settore che sembra destinato a diventare sempre più “pesante” nell’orizzonte del turismo organizzato e della ricettività dell’isola. Il rapporto presentato ieri dall’associazione “Extra” riguarda i primi cinque mesi del 2024, da gennaio a maggio, e mette in fila una serie di risultati lusinghieri per tutte le aree prese in considerazione: «Questi dati dimostrano che il settore extra alberghiero in Sardegna sta vivendo una fase di crescita significativa – spiega Maurizio Battelli, presidente di Extra –. Le performance positive registrate in quasi tutte le aree evidenziano non solo un aumento della domanda turistica, ma anche una maggiore capacità di attrarre visitatori con offerte di qualità superiore. In particolare, il nord ovest e il nord est della Sardegna hanno registrato aumenti notevoli sia in termini di fatturato sia di tariffe medie giornaliere, riflettendo una maggiore capacità di valorizzare le proprie strutture ricettive», conclude il presidente di Extra.

I numeri dell’isola Complessivamente, nei primi cinque mesi dell’anno, gli operatori dell’extralberghiero sardo hanno messo insieme quasi 74 milioni di euro, che valgono un incremento del 13,27 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per 469.088 notti prenotate (anche in questo caso con un aumento del 3,42 per cento). La media delle tariffe giornaliere, invece, è di 147 euro, anche in questo caso con una crescita percentuale del 7,90 per cento. In salita anche il tasso di occupazione, pari al 35,63 per cento con un incremento del 2,58 per cento. il fatturato generato per ogni camera disponibile (Revpar) nell’isola è di 52 euro.

Nord est La Gallura si conferma la regina del turismo anche in bassa stagione. Tra Olbia, San Teodoro, Arzachena, Golfo Aranci, Loiri Porto San Paolo, Budoni, Santa Teresa Gallura e Palau il fatturato è di 31.310.457 (+12,52%), il più alto dell’isola, mentre le notti i prenotate sono state 155.179 (-0,06%) mentre la media delle tariffe giornaliere è di 202 euro (+12,59%) con un tasso di occupazione del 32,74% (+1,58%) e un Revpar di 66 euro.

Sud Sardegna Considerando i comuni di Domus De Maria, Pula, Cagliari, Quartu, Maracalagonis, Villasimius, Castiadas e Muravera , i dati registrati sono 25 milioni di fatturato, 171.154 notti prenotate (+2,45 per cento), 147 euro di tariffa media giornaliera (+7,90 per cento) un tasso di occupazione del 35,63 pe r cento (+2,58 per cento) e un Revapardi 52 euro. Numeri lusinghieri su cui, ovviamente, pesa la presenza di Cagliari.

Nord Ovest Tra Alghero, Bosa, Sassari e Castelsardo il fatturato è di 10.076.829 (+25,60 per cento), le notti prenotate: 78.639 (+12,01 per cento) e una media di tariffe giornaliere di 128 euro (+12,13 per cento). Il tasso di occupazione è del 31,74 per cento (+10,66 per cento) e un Revpar di 41 euro

Centro est e ovest Sono le cenerentole dell’isola, anche se tra loro mantengono una netta differenza. L’esempio arriva dalle cifre relative al fatturato registrato tra gennaio e maggio. Tra Bari Sardo, Tortolì, Dorgali, Orosei e Baunei è stato di 6 milioni mentre tra Oristano, Cabras e San Vero Milis, il totale è di soli 1,3 milioni.

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