La Nuova Sardegna

Cagliari Il consiglio regionale ha deciso di andare avanti nella discussione sulla leggina blocca-rinnovabili. Dopo la seduta pomeridiana, l’aula ha affrontato i primi emendamenti presentati dalle opposizioni. Su alcuni è stato espresso il parere favorevole di giunta e commissione. Su altri, soppressivi, è stato chiesto il ritiro. Dopo una riunione della conferenza dei capigruppo, si è deciso di proseguire con i lavori di aula.

Tre sono gli emendamenti delle opposizioni che dovrebbero essere accolti dalla giunta: su piano regionale di sviluppo, agenzia energetica regionale e possibile agrivoltaico di capacità non eccessiva.

Tuttavia, di nuovo caos in consiglio durante il lavori per il Dl 15 a causa della denuncia della minoranza: «Sta girando una bozza per la riforma della sanità. Una vergogna», così Paolo Truzzu. In seguito, è arrivata anche una nota ufficiale dei gruppi consiliari di minoranza. 

«Mentre nell'aula del Consiglio regionale si discuteva sul futuro del territorio della nostra Isola, con l'obiettivo di proteggerla dalla speculazione mascherata da transizione ecologica – si legge – la Maggioranza era intenta a divulgare la bozza del disegno di legge con le 'Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale', che, per un insolito scherzo del destino, è finita anche nei cellulari di alcuni consiglieri della Minoranza. Una grave mancanza di rispetto verso i sardi e le loro aspettative, con l'unico obiettivo di predisporre un'ulteriore spartizione delle poltrone, in questo caso nel mondo sanitario. Chiediamo all'assessore Bartolazzi di venire in Aula a riferire sui metodi scelti per cambiare i vertici della sanità isolana». Così i rappresentanti dei gruppi di Minoranza, Paolo Truzzu (Fratelli d'Italia), Umberto Ticca (Riformatori sardi), Giuseppe Talanas (Forza Italia), Antonello Peru (Sardegna al centro - 20Venti, Franco Mula (Alleanza Sardegna), Gianni Chessa e Alessandro Sorgia (Gruppo Misto).