La Nuova Sardegna

Sassari Strade trafficatissime, soprattutto nel tardo pomeriggio di un venerdì di inizio estate. Lavoratori pendolari che tornano da Sassari ai centri dell’hinterland, sassaresi che si muovono verso la città da Predda Niedda, traffico di passaggio lungo uno dei più importanti assi viari dell’intero nord Sardegna.

La rapina di ieri nella sede della Mondialpol ha avuto come scenario il tratto a quattro corsie dell’ex SS131, ora declassata a circonvallazione, e alcune strade limitrofe.

La sede della Mondialpol, innanzitutto, che si trova a poche decine di metri da questo asse viario, lungo la strada che dalla rotatoria in cui si trova il centro commerciale Tanit porta alla borgata cittadina di Caniga. Da questo punto, le vie di fuga sono quattro: Caniga, appunto, il centro cittadino, oppure se da quel punto si sale sulla vicina rampa (il video del bandito che punta il mitra verso un’auto è girato qui), si può andare verso Porto Torres oppure Cagliari.

I banditi hanno scelto l’opzione più ovvia, quest’ultima: hanno dunque percorso meno di 4 chilometri e una volta superato lo svincolo che porta alla nuova 131, ovvero la cosiddetta “camionale” per Porto Torres, hanno trovato alcuni basisti che hanno dato alle fiamme una Fiat Panda proprio in corrispondenza con la parte bassa del parco di Monserrato.

Con tutta probabilità chi ha incendiato quest’ultima auto ha poi saltato lo spartitraffico ed è salito a bordo di un altro mezzo, scappando poi verso le gallerie, aperte completamente al traffico proprio ieri dopo mesi di traffico alternato su due sole corsie.

Da quel momento in poi il traffico è andato completamente in tilt, con una lunga colonna di auto che si è formata dall’uscita di via Budapest in direzione Porto Torres e lo stop alla circolazione per ragioni di sicurezza anche nella direzione opposta, in attesa dello spegnimento delle fiamme. (a.si.)