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Sempre più sessantenni si lasciano: sardi primi in Italia per i divorzi

di Salvatore Santoni
Sempre più sessantenni si lasciano: sardi primi in Italia per i divorzi

In sette anni 17mila matrimoni finiti. Crescono gli addii in età avanzata

05 luglio 2024
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Sassari Il primato di regione dove si “bruciano” più matrimoni non è una novità per la Sardegna, che comunque lo riconferma anche nelle ultime rilevazioni Istat. Quello che ancora non aveva fatto capolino nell’isola è la tendenza a spaccare cuori in età avanzata. La sociologia americana li chiama “grey divorce”, i divorzi che arrivano dopo i sessant’anni. In Italia sono sempre di più e l’isola non fa eccezione. Sarà per l’allungamento dell’aspettativa di vita o per i tempi che cambiano. Ma tant’è, che sono sempre di più che coppie sarde over 60 che scoppiano.

Grey divorce Gli addii in età avanzata sono stati fotografati dall’Istat. Gli statistici ci dicono che la cosiddetta “instabilità coniugale” sta avvolgendo come una tempesta sentimentale anche le coppie più grandi: tra il 2015 e il 2021 i “grey divorce” in Italia sono aumentati di oltre il 40%, passando, in numeri assoluti, da 6.131 del 2015 agli 8.715 del 2021, ma c’è anche una buona fetta nelle coppie formate da donne di età compresa tra 45 e 49 anni e uomini tra i 50 e i 54: sono 6.481 nel 2021.

Nell’isola I grey divorce stanno prendendo piede anche in Sardegna. Se nel 2015 nell’isola la maggior parte di divorzi si celebrava tra coppie dove l’uomo aveva un’età compresa tra i 45 e i 49 anni e la donna tra 40 e 44, nel 2021 la casistica più ricorrente è quella di una coppia con uomo over 60 e donna tra i 50 e i 54 anni. Una tendenza, quella di divorziare in età avanzata, che ha fatto capolino già dal 2018, quando c’è stato un boom di addii tra le coppie formate da uomini over 60 e donne tra i 40 e i 44 anni.

I numeri Nel 2021 nell’isola i divorzi sono stati complessivamente 2.893, di questi 2.155 si sono conclusi tra marito e moglie entrambi sardi, il resto tra coppie con almeno uno dei due partner straniero. I divorzi rispetto ai coniugati (calcolati ogni centomila) sono passati dai 286 del 2015 ai 389 del 2021. Un aumento costante che sembrava essersi fermato nel 2020 (282 ogni centomila coniugati) e che, invece, ha avuto un’impennata proprio nel 2021. Ragionando in valori assoluti, invece, nel 2015 i divorzi complessivi registrati in Sardegna sono stati 2.207. Poi sono cresciuti e diminuiti in una sorta di altalena per arrivare, nel 2021, a quota 2.757. In termini più generali, nei sette anni compresi tra il 2015 e il 2021, sono 17.313 i matrimoni finiti per aria nell’isola. Cifra simile, nello stesso periodo, per le separazioni, che hanno raggiunto quota 18.504. Questa tendenza in crescendo sembra rallentare nel 2022. Gli ultimi dati disponibili – ma non ancora disaggregati – pubblicati dall’Istat dicono che i divorzi sono stati 2.392. Di questi, 987 sono divorzi giudiziali svolti presso i tribunali, 916 consensuali ma sempre presso i tribunali, 64 consensuali con negoziazione di avvocati, 425 consensuali presso gli uffici di stato civile comunali. Complessivamente nel 2022 il tasso di divorzio (calcolato ogni mille abitanti) in Sardegna è stato pari a 1,4. Lo stesso indicatore nel 2021 era 1,7.

I matrimoni Scorrendo i dati Istat relativi ai matrimoni celebrati in Sardegna emergono due indicazioni principali. La prima è che negli ultimi decenni sono diminuiti drasticamente; la seconda è che i matrimoni religiosi sono sempre meno rispetto a quelli civili. Nell’isola, infatti, nel 2004 sono stati celebrati 6.963 matrimoni in totale. Nel 2022 il numero è crollato a 4.318. Le rilevazioni tra questi due anni registrano una sostanziale lenta e costante discesa. Il dato sulla tipologia di matrimoni, poi, dice che fino al 2016 quelli religiosi sono rimasti la maggioranza, per poi cominciare a lasciare il passo a quelli civili. Nel 2022 i civili rappresentano il 58% di tutti i matrimoni: sono stati 2.515 su 4.318 totali. I numeri ripartiti per provincia dei matrimoni celebrati in Sardegna nel 2022 vedono in testa Sassari con 1.496. A seguire Cagliari (1.089); Sud Sardegna (835); Nuoro (538); e Oristano (360).

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