La Nuova Sardegna

Industria vacanze

Turismo, la stagione decolla nonostante i trasporti aerei

di Andrea Sini
Turismo, la stagione decolla nonostante i trasporti aerei

Numeri positivi nei settori alberghiero ed extralberghiero

07 luglio 2024
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Sassari Una buona quantità di fieno messa in cascina da gennaio a maggio, un assaggio di estate promettente, qualche nuova dinamica in atto e una certezza: per la prima volta dopo tanto tempo la Sardegna si trova di fronte a una stagione turistica “normale”. Dove per normale si intende più equilibrata del solito a livello di prenotazioni, non troppo condizionata da dinamiche esterne e soprattutto viva.

Sono i segnali che le associazioni di categoria stanno captando sulla base dell’analisi dei dati messi a disposizione dai singoli operatori. E se per il settore alberghiero il gran numero di prenotazioni arrivate con mesi d’anticipo ha consentito di programmare nel migliore dei modi l’operatività, l’extralberghiero viaggia con il segno più praticamente ovunque. Non c’è da strapparsi i capelli, per il momento, ma ce n’è abbastanza per tuffarsi con fiducia nei 60 giorni più caldi e impegnativi dell’anno.

«Le dinamiche sono positive – conferma Paolo Manca, presidente regionale di Federalberghi –. Dico subito che c’è sempre qualche problemino con i trasporti, soprattutto nei collegamenti con Roma e Milano, sia per i ritardi che per i costi rilevanti sotto data. Ma sulle altre destinazioni, anche da e per l’Europa, si trovano diverse cose convenienti e infatti dove ci sono i voli ci sono anche i turisti. Maggio è andato più o meno come l’anno scorso, la prima metà di giugno era ovviamente condizionata da elezioni e scuole aperte, ma le successive due sono andate bene. Su luglio e agosto abbiamo accumulato un bel vantaggio grazie ai numeri fatti registrare fuori stagione».

Quali sono le prospettive? «Ora vedremo come andrà il last minute – spiega Manca –, perché è proprio quello che determinerà la differenza tra una buona stagione, che è già una certezza, e una stagione da boom. Che ovviamente ci auguriamo. Ma in generale l’elemento più interessante è che siamo finalmente di fronte a una stagione normale, per la prima volta dal 2019. Tra Covid e guerre in questi anni siamo dovuti andare a tentoni e ci siamo dovuti reinventare. Ora abbiamo avuto prenotazioni con buon anticipo, anche da parte degli italiani, che ci hanno consentito di programmare. Abbiamo un buon equilibrio tra italiani e stranieri, abbiamo stabilizzato i prezzi dopo l’impennata legata all’inflazione dell’anno scorso, abbiamo ripreso a formare il personale dopo l’uscita da questo settore di tantissimi lavoratori. Diciamo che tutti i fondamentali economici stanno girando in maniera normale e le proiezioni sono certamente buone».

«Stiamo vedendo numeri interessanti anche nell’extralberghiero – sottolinea Maurizio Battelli, fondatore e Ceo di Sardinia Co-Hosting e presidente dell’associazione Extra –. Maggio si è chiuso bene, con cifre nell’ordine del 15-18% in più a livello di fatturato e un maggiore numero di notti. Giugno è sulla stessa linea e la stagione si preannuncia buona anche per i prossimi due mesi. Le prenotazioni per luglio stanno crescendo, siamo già al 55% per fine mese e credo che arriveremo al 60-65%. Agosto andrà bene, per settembre e ottobre speriamo di avere qualche buona notizia. Nel nostro settore il last minute incide molto, quindi potremo avere le idee più chiare solo più avanti. Ma un certo ottimismo è concesso».

Battelli poi entra nel dettaglio delle zone: «Tra gennaio e maggio – dice –, su un campione di 30 destinazioni, il fatturato dell’extralberghiero in Sardegna è cresciuto del 13%. IlNord est registra un +12%, legato in prevalenza ad aumenti di prezzo; il Nord ovest +25, con il traino di Alghero al +32% e una dinamicissima Sassari al +28%. La zona centro orientale è al +13%, il centro ovest va maluccio ed è uguale al 2023, il sud Sardegna fa +10,5%.

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