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Trasporti aerei

Tassa di imbarco, Ryanair chiede all’isola: «La Calabria l'ha tolta, abolitela anche voi»

di Salvatore Santoni
Tassa di imbarco, Ryanair chiede all’isola: «La Calabria l'ha tolta, abolitela anche voi»

Il ceo Eddie Wilson: «In Sardegna arriverebbero 2 milioni di passeggeri in più»

08 luglio 2024
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Sassari Doveva essere una giornata di giubilo, quella andata in scena in Calabria venerdì scorso, quando Ryanair e la Regione hanno annunciato l’addio, a partire dal primo agosto, dell’addizionale municipale dagli aeroporti. Un’operazione che porterà una crescita «super potenziata» per quel territorio.

E invece Mr. Eddie Wilson, il ceo della compagnia low cost, non ha perso occasione per dare una bacchettata alle altre Regioni, come la Sardegna che «dovrebbe seguire l’esempio» perché «potremmo portare 2 milioni di posti in più».

“L’abolizione” La prima cosa da dire su questa storia è che la Calabria non ha abolito proprio nulla. Molto più semplicemente, grazie al decreto Coesione, si è garantita la possibilità di compensare dai conti regionali l’equivalente degli incassi. La mossa della Calabria ha un senso nella misura in cui si sobbarca un costo sapendo di averne un ritorno. Si potrebbe dire che hanno trovato un modo per fare un accordo commerciale con una compagnia senza il pericolo di procedure di infrazione riguardo agli aiuti di Stato. «Ryanair – si legge in una nota – risponderà a breve a questa iniziativa lanciando un piano di crescita “super potenziata” per la regione, con più voli che sosterranno una maggiore connettività nazionale ed il turismo in entrata verso una Regione tutta da scoprire».

La bacchettata Ryanair non si ferma alla celebrazione dell’operazione calabra, ma rilancia. «È giunto il momento che tutte le Regioni – continua il comunicato – ma in particolare la Sicilia e la Sardegna, aboliscano questa tassa regressiva, che viene chiesta a tutti i passeggeri, adulti e bambini. La Sicilia e la Sardegna dovrebbero ora seguire l’esempio positivo della Calabria e rivoluzionare la loro connettività abolendo la tassa».

«Milioni di posti» La battaglia contro le tasse aeroportuali è un must del ceo Eddie Wilson, che tra l’altro sa bene come far venire l’acquolina in bocca ai politici.

«È giunto il momento che la Sardegna e la Sicilia – ha detto Wilson – seguano l’esempio positivo della Calabria abolendo questa tassa regressiva, che viene ingiustamente riscossa su tutti i passeggeri».

E poi la promessa: «Una tale decisione rivoluzionerebbe la connettività con le isole, aumentando la capacità con tariffe basse. Ryanair potrebbe offrire ulteriori 2 milioni di posti in Sardegna, trasformando la connettività su base annuale».

La Regione ci pensa «Siamo certamente interessati ad approfondire il tema dell’addizionale comunale aeroportuale come tutte le azioni volte ad incrementare l’accessibilità al nostro territorio – spiega l’assessora ai Trasporti, Barbara Manca –. La questione è tuttavia più complessa di quanto possa sembrare perché è evidente che l’onere dell’azione non possa ripercuotersi né in mancati introiti da parte dei comuni che ospitano le infrastrutture, introiti con i quali oggi tali comuni sono parzialmente ristorati, né nella riduzione della sicurezza negli aeroporti e tutela dei lavoratori interessati».

«È evidente – aggiunge l’esponente della Giunta Todde –che tali introiti debbano essere garantiti in altro modo dalla Regione o dallo Stato in luogo delle compagnie aeree. Siamo consapevoli che i benefici di questa azione possano andare a vantaggio di un aumento dell’offerta di trasporto nei territori che operano questa scelta, si tratta tuttavia, di quantificarne gli effetti e valutarne la fattibilità e la convenienza economica. Faremo senz’altro un ragionamento d’insieme con la presidenza e gli altri assessorati coinvolti».

 

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