Siccità, pozzi vecchi e nuovi attivati per alleggerire i prelievi dal Maccheronis
Dopo la grande paura, sospiro di sollievo per i sindaci
Budoni Dopo l’incontro sulla crisi idrica in Baronia e bassa Gallura che si è tenuto a Budoni lo scorso 2 luglio, l’obiettivo primario degli amministratori locali è quello di ridurre i prelievi dalla diga Maccheronis, cercando soluzioni alternative che possano consentire di arrivare alla fine dell’estate salvando così la stagione turistica. I sindaci di Budoni, San Teodoro, Siniscola, Posada e Torpè hanno prospettato diverse soluzioni per ovviare a quella che qualcuno ha definito la peggiore crisi idrica degli ultimi 100 anni in questo territorio.
A Budoni già da tempo, in località Lu Linnalvu, zona ricca di acqua, sono stati ripristinati alcuni pozzi degli anni Sessanta e Settanta che alimenteranno il potabilizzazore di Budoni, con la costruzione di una rete della lunghezza di poco più di 1 chilometro. Inoltre in questi giorni si chiuderà la gara per l’acquisto di un dissalatore che verrà installato nella borgata di porto Ottiolu e che andrà a desalizzinare l’acqua marina con una portata dai 10 ai 20 litri al secondo. Il dissalatore, costruito con una tecnica innovativa, ha una potenza di 300 Kw e servirà la borgata di Porto Ottiolu, attenuando così il prelievo dalla diga Maccheronis. Alcuni vecchi pozzi sono stati ripristinati anche dalle parti di San Teodoro, dove comunque arriva anche l’acqua del bacino del Liscia: questa serve una parte delle borgate a nord del territorio comunale e attenua i prelievi della cittadina gallurese dalla diga Maccheronis.
Sono già cinque i pozzi attivati nel comune di Siniscola, con il sindaco Gianluigi Farris che mostra un certo ottimismo. «Sono certo che grazie a queste soluzioni si potrà arrivare a metà settembre, scongiurando così le peggiori ipotesi e salvaguardando la stagione turistica – afferma Farris –. Noi abbiamo provveduto a rendere operativi ben quattro pozzi in località Sa Ena e uno in località S’Argentariu. La vicinanza con il potabilizzatore di Abbanoa rende possibile l’approvvigionamento con un ritmo di circa 30 litri al secondo. Questa acqua verrà distribuita nel comune di Siniscola, comprese le frazioni di La Caletta, Santa Lucia, Capo Comino, Su Tiliò e S’ena sa Chitta, alleggerendo così il Maccheronis e consentendogli di fornire una maggiore quantità di acqua a Posada e Torpè».
Non solo approvvigionamento, ma si pensa anche a fare scorte. «Abbiamo ordinato alcuni vasconi – spiega il sindaco di Sinicola – che potranno contenere 10mila litri d’acqua e che verranno installati nelle nostre località marine consentendo il prelievo a residenti e turisti. Voglio ringraziare la presidente della Regione Alessandra Todde e l’assessore ai Lavori pubblici Antonio Piu per la loro grande disponibilità e per la vicinanza dimostrataci in questo grave momento».