La Nuova Sardegna

Il giallo

La scomparsa di Francesca Deidda: ecco cosa sappiamo della vicenda

di Salvatore Santoni
La scomparsa di Francesca Deidda: ecco cosa sappiamo della vicenda

Il silenzio, la denuncia del fratello, i dubbi delle colleghe e il cellulare della donna utilizzato per rispondere a parenti e amici

16 luglio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Sassari Il giallo comincia il 10 maggio, quando Francesca Deidda, 42enne di San Sperate impiegata in un call center, sparisce nel nulla di punto in bianco. Una situazione che inizialmente ha lasciato dei dubbi sul fatto che la donna si fosse allontanata volontariamente per via del matrimonio ormai a rotoli e l’esigenza di una pausa di riflessione. Un’ipotesi che però ha cominciato a indebolirsi col passare dei giorni, quando parenti, amici e colleghi tentavano senza successo di riuscire a mettersi in contatto con la donna. Per capire dov’era, come stava. Ma niente: è calato il silenzio.

La denuncia Le indagini sulla scomparsa della donna sono partite soltanto la notte del 30 maggio, cioè quando il fratello di Francesca, Andrea Deidda, ha presentato una formale denuncia di scomparsa della sorella ai carabinieri di San Sperate. Il famigliare aveva in mano numerosi elementi, esposti in caserma, che lo portavano a credere che la sorella non si fosse allontanata spontaneamente, ma che dietro la sua scomparsa ci fosse la mano del marito Igor Sollai. Qualcosa di molto di più di una semplice sensazione che ha subito fatto breccia anche nelle convinzioni degli investigatori.

Lo smascheramento Nel frattempo Sollai – è la convinzione degli inquirenti – ha utilizzato lo smartphone della moglie per far credere che lei fosse andata via: un colossale depistaggio. Sollai, infatti, si sarebbe tradito più volte con risposte che non erano solite della consorte. A incastrarlo è stata “Giulia”, un nome inventato da una collega di Francesca Deidda nel call center di assistenza ai clienti della Agos, che ha teso una trappola via sms al numero di telefono di Francesca, al quale però pare rispondesse Sollai. Il 31 maggio, quando ormai nessuno credeva più che Francesca avesse fatto perdere volontariamente ogni sua traccia, la collega, rifacendosi alle dimissioni presentate da Igor Sollai con una mail a nome della moglie, aveva inviato al cellulare della compagna di lavoro, lasciando credere che si stesse rivolgendo proprio a lei, un messaggio con cui riferiva che anche la collega “Giulia” aveva dato le dimissioni. In realtà, come Francesca Deidda ben sapeva, non esisteva alcuna Giulia. Però dal suo cellulare, in mano al marito, che presumibilmente, come ritengono gli investigatori, l’aveva già uccisa, era partita una risposta incongruente: “Ma veramente?”. A quel punto le colleghe hanno capito che la risposta non poteva essere di Francesca e una di loro è corsa dal fratello Andrea per raccontare del trabocchetto. E assieme sono andati dai carabinieri.

L’arresto Dopo la denuncia ricevuta della scomparsa, sono partite le indagini dei carabinieri della Compagnia di Iglesias, con tutte le ipotesi prese in considerazione, comprese l’allontanamento volontario e anche un suicidio. Intanto però gli investigatori hanno indagato a fondo sul marito, arrivando a raccogliere elementi indiziari pesantissimi che portato all’arresto dell’uomo con la pesante accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere.

Le ricerche Sono cominciate il 10 luglio, le ricerche del corpo di Francesca Deidda. Le ricerche sono concentrate sulla vecchia strada statale 125, in territorio di Muravera, in prossimità dell’antico ponte romano e del rio Picocca. Una zona è stata delimitata e viene battuta dai Cacciatori di Sardegna dei carabinieri, i colleghi della Compagnia di Iglesias e del nucleo investigativo provinciale, vigili del fuoco con gli specialisti del Saf, il soccorso alpino e protezione civile. È stato ritrovato prima un capo di abbigliamento insanguinato della donna, poi il bite dentale all’interno di un beauty case. Sulle tracce di sangue sono in corso accertamenti per stabilire se il Dna è quello di Francesca Deidda. Nel frattempo, oggi 16 luglio, avrebbero dovuto riprende le ricerche del corpo della donna. Nel pomeriggio era previsto anche l’arrivo dei cani molecolari ma ancora le operazioni non sono ripartite.

In Primo Piano
Il reportage

L’estate a San Teodoro: strade invase da turisti e code nei ristoranti

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative