La Nuova Sardegna

Intervista

Traghetti Moby, Edoardo Raspelli: «Prezzi da ristorante stellato per ravioli crudi e gelidi. I disagi non si contano»

di Paolo Ardovino
Traghetti Moby, Edoardo Raspelli: «Prezzi da ristorante stellato per ravioli crudi e gelidi. I disagi non si contano»

Le critiche social del giornalista

03 settembre 2024
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Sassari Una semplice traversata in nave di qualche ora diventa un viaggio dantesco. «Ma io mi chiedo, per arrivare in un’isola così meravigliosa perché il viaggio dev’essere in queste condizioni?». Per arrivare al paradiso bisogna attraversare inferno e purgatorio messi insieme.

Il celebre giornalista gastronomico e conduttore tv Edoardo Raspelli ha pubblicato sui suoi social, nei giorni scorsi, alcuni video per criticare i disagi nelle traversate Genova-Olbia con Moby e Olbia-Civitavecchia su Tirrenia. «Questi traghetti sono un gran brutto biglietto da visita», tra andata e ritorno Raspelli lamenta la scarsissima qualità del cibo, «e prezzi stratosferici», ascensori fuori servizio, avvisi dell’equipaggio con gli altoparlanti fino a notte fonda, materassi duri. «Eviterei di viaggiare così – commenta Raspelli – ma mi muovo per girare le riprese delle trasmissioni e ho bisogno di portarmi dietro le attrezzature e l’auto».

A tavola Partiamo per area di competenza. Per carità, a bordo l’aspettativa è in generale abbastanza bassa, ma c’è una linea di confine tra la buona cucina e la pessima cucina. Edoardo Raspelli un po’ divertito e un po’ stufo torna sulle lamentele mosse via social: «In queste navi c’è un ristorante e un self service, ma il primo ha i prezzi di Massimo Bottura e Gianfranco Vissani – ironizza –. Ho optato per il self service, sulla macedonia nulla da dire ma la porzione di ravioli era pessima. Crudi e gelidi, eppure li ho pagati». Altri commensali avevano tre cheeseburger (65 euro). Al conto va aggiunta qualche birra e bottiglie di acqua, una porzione di patatine e la tavolata ha sborsato 131 euro.

Spazi Comodità, questa sconosciuta. «Però devo fare una precisazione – dice il giornalista –. Nel video pubblicato su facebook ho detto che in cabina mancava la carta per asciugarmi e il phon. No, il phon c’era, era rotto». Ecco, di male in peggio. «E poi – per non far mancare nulla –, per un anno su Rai Tre ho collaborato a un programma che affrontava le disabilità. Ecco, io non avevo mai guardato a certe cose, ma ora, complice anche gli anni e qualche acciacco, penso all’accessibilità: vedo le carrozzine ma senza ascensori funzionanti come ci si muove sulle navi?». Tante cose non vanno, «eppure il viaggio di ritorno su Tirrenia, da solo con cabina e auto, è costato 320 euro. L’assenza di certi servizi la trovo ingiustificabile».

Nell’isola Edoardo Raspelli è un habitué dei porti perché da sempre viaggia in lungo e in largo alla scoperta di realtà gastronomiche. Per il programma “L’Italia che mi piace”, in onda su Canale Europa ed AlmaTv , lo scorso anno è stato a Irgoli, «due puntate da 950mila e 1,5 milioni di spettatori», nei giorni scorsi è stato a Desulo. «Una scoperta bellissima. Il viaggio in auto per arrivarci, 150 km da Olbia, è stato fantastico».

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