La strage a Nuoro, perizia sulla pistola e ascolto dei testimoni: si cerca il movente
Non appena staranno meglio verranno sentiti la madre del killer Roberto Gleboni, ancora in Rianimazione, e il figlio 14enne superstite
Nuoro Il giorno dopo la strage sono tante le domande che restano senza risposta su quanto accaduto in via Ichnusa e in via Gonario Pinna, all’alba di ieri 25 settembre. Domande a cui solo le indagini in corso potranno dare risposta.
Cosa potrebbe avere spinto Roberto Gleboni, il 52enne operaio di Forestas, a impugnare la sua beretta 7.65 legalmente detenuta e puntarla alla testa della sua famiglia? Cosa potrebbe essere successo qualche minuto prima nell’abitazione di via Ichnusa per spingere quel marito e padre, descritto dai vicini come persona silenziosa ma gentile, a sparare alla testa, uccidendoli, la moglie Giusi Massetti, casalinga di 43 anni originaria di Bosa, la figlia maggiore Martina, 25enne neolaureata in Scienze giuridiche, il figlio di 10 anni Francesco. E ancora per quale motivo Gleboni, dopo aver ucciso sul pianerottolo di casa Paolo Sanna, è fuggito nella casa della madre, Maria Riccardi e ha sparato anche a lei?
La perizia Intanto è stata disposta una perizia sulla beretta 7.65, l'arma usata da Gleboni per la strage, usata dall’uomo per suicidarsi e ritrovata al fianco del cadavere nell’abitazione di via Gonario Pinna.
I sigilli Entrambe le abitazioni, quella di via Ichnusa luogo della strage e quella via Pinna, in cui Roberto Gleboni si è tolto la vita, restano sotto sequestro. Al momento non è previsto nessun nuovo sopralluogo, dopo quelli eseguiti a poche ore dalla strage.
Il fascicolo Aperto un fascicolo d'inchiesta ma senza indagati, perché l'autore dei delitti si è tolto la vita.
I testimoni Qualche particolare in più per capire cosa sia successo ieri mattina arriverà dopo che gli inquirenti avranno ascoltato la mamma di Gleboni, ricoverata in Rianimazione ma fuori pericolo. E il figlio 14enne sopravvissuto alla strage. Il ragazzo resta sotto osservazione in ospedale.
Le autopsie Saranno invece sottoposti all’autopsia nella giornata di sabato, 28 settembre, i corpi di Giusi Massetti, Martina e Francesco Gleboni, Roberto Gleboni.