La Nuova Sardegna

Dal carcere

Igor Sollai scrive al fratello di Francesca Deidda: ecco la lettera integrale

di Luciano Onnis
Igor Sollai scrive al fratello di Francesca Deidda: ecco la lettera integrale

In cella per l’omicidio della moglie ha mandato una missiva al cognato nel tentativo di riprendere i rapporti

01 ottobre 2024
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Cagliari Igor Sollai, in carcere per l’omicidio della moglie, Francesca Deidda, ha scritto una lettera indirizzata al cognato, Andrea Deidda.

Tra le righe della missiva, Sollai si professa innocente, come ha sempre fatto, senza tuttavia mai scriverlo in maniera diretta. L’uomo racconta solo che il giorno del ritrovamento del cadavere della moglie abbia provato sconforto, smarrimento e sofferenza. L’oggetto della missiva, tuttavia, è il recupero del rapporto con il cognato che, sempre secondo Sollai, si sarebbe interrotto «8/10 anni fa», molto prima dunque della scomparsa della donna, avvenuta il 10 maggio, e del ritrovamento del cadavere, datato 18 luglio.

Di seguito il testo integrale della lettera di Igor Sollai:

Ciao Andrea, ti scrivo in quanto sento il bisogno di parlarti e dirti alcune cose che in un colloquio probabilmente non troverebbero spazio, tempo, tranquillità. Prima del mio arresto abbiamo avuto modo di chiarire e confrontarci ma di incontrarci mai, come ti ho chiesto in più occasioni, rifiutando categoricamente ogni iniziativa e ricerca congiunta per la “ricerca di Francesca”. Questa lettera mi dà comunque l’opportunità di chiarire il rapporto tra me e Francesca. Devi sapere che eravamo in un momento di crisi da un anno e mezzo e non c’entra nulla l’eventuale terza persona che è stata più volte citata, di fatto non c’è mai stata nessuna amante o relazione nascosta, alla realtà dei fatti entrambi avevamo capito già da parecchio che a lungo andare tra noi qualcosa si era rotto, rimanendo comunque un forte legame affettivo ma non più d’amore. Questo ovviamente ci aveva allontanato portando con sé nuove amicizie. È inutile stare qui a scriverti che abbiamo cercato più volte di salvare una situazione che oramai era venuta meno, affrontando il tutto con consapevolezza da persone adulte, tranquille e calme. Valori che ci hanno sempre accompagnato in tutti questi anni. Inutile far finta di nulla, seguo la tv fra tg e talk, so il tuo pensiero nei miei confronti e lo ho rispetto certo ma ovviamente non posso condividerlo. Sono convinto che nei prossimi mesi tante cose verranno chiarite, cose che oggi sembrano difficili da capire. Una volta finito il tutto mi piacerebbe incontrarti e riprendere quel bellissimo rapporto che avevamo ma che purtroppo era venuto meno per tua scelta, “escludendo me e Francesca da 8/10 anni” dalla tua vita totalmente. Concludo dicendoti che quando ho saputo del ritrovamento del corpo di Francesca, credimi, abbiamo provato lo stesso sentimento di sconforto, smarrimento e sofferenza. Credo che non basterà una vita per riprendersi. Ho saputo che durante la fiaccolata c’è stata l’opportunità per un confronto di chiarimento tra te e i miei genitori, questo naturalmente non può che avermi fatto piacere. Con la speranza che un domani potremmo farlo pure noi.

Ciao, Igor

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