Assistenza primaria, il Governo impugna la legge regionale
Il Consiglio dei ministri ritiene che la giunta abbia esercitato poteri che competono allo Stato
Sassari Tra il governo Meloni e la giunta di Alessandra Todde è tutto tranne che amore. A 24 ore dal no all’uso del Fondo di solidarietà per i danni della siccità, arriva un altro pugno in faccia all’amministrazione regionale sarda.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha deciso di impugnare la legge approvata ad agosto dalla giunta Todde. Il provvedimento aveva come obiettivo di assicurare che l'assistenza sanitaria, soprattutto nelle aree più disagiate, non venisse interrotta. Con i due commi introdotti con la legge, le Asl venivano autorizzate a utilizzare fondi del proprio bilancio per garantire la continuità dei servizi sanitari essenziali. Le aziende sanitarie venivano inoltre autorizzate a fornire i ricettari ai medici coinvolti in questi progetti, compresi quelli in pensione.
Il Cdm ritiene che la Regione Sardegna sia andata oltre le sue competenze e abbia invaso il campo dei poteri dello Stato. (se.lu.)