La Nuova Sardegna

Il caso

Teorie queer, i docenti di Scienze politiche di Sassari: «Nessun indottrinamento ma soltanto studio critico»

Teorie queer, i docenti di Scienze politiche di Sassari: «Nessun indottrinamento ma soltanto studio critico»

La lettera firmata dai colleghi di Federico Zappino che intervengono sulla vicenda che ha raggiunto le aule parlamentari

16 ottobre 2024
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Sassari Di seguito la lettera firmata dai docenti* del corso di laurea in Scienze politiche dell’Università di Sassari che intervengono sulla questione dell’insegnamento delle Teorie di genere queer.

La vicenda dell’insegnamento in Teorie di genere e queer riteniamo meriti qualche considerazione. Le affermazioni contenute nei ripetuti interventi dell’on. Sasso, a partire dall’intervista rilasciata mercoledì scorso al suo giornale, suscitano preoccupazione. Il deputato auspica l’intervento del ministro competente per giudicare della legittimità di quell’insegnamento, impartito nel corso di laurea in Scienze politiche del nostro ateneo, come materia a scelta dello studente, dal collega Federico Zappino, dato che si tratterebbe di «un insieme di teorie prive di alcuna dignità scientifica». Nelle democrazie costituzionali il giudizio su cosa sia scientifico non è appannaggio delle autorità politiche. Ciò che conta è che un insegnamento – compreso quello in questione – sia condotto con rigore metodologico ed onestà intellettuale.

Intorno alle teorie di genere è in atto nelle nostre società una contesa ideologica e culturale, riflesso di profondi mutamenti sociali, che l’università non può e non deve ignorare. Nella civiltà ispirata ai principi di libertà il compito della formazione, e senza ombra di dubbio dell’istruzione universitaria, è fornire ai discenti gli strumenti per interpretare il confronto in atto tra diverse ideologie, concezioni etiche, visioni del mondo, per consentire alla coscienza critica di formarsi e di fiorire.  

Troviamo perciò preoccupanti i riferimenti all’indottrinamento ideologico evocato dall’on. Sasso. Nelle aule dell’università non si indottrina nessuno ma si studiano criticamente le teorie, comprese quelle su tematiche delicate e controverse come quelle in questione. Con la speranza che queste considerazioni possano contribuire a chiarire ai lettori de “La nuova Sardegna” le ragioni di una scelta didattica di cui restiamo convinti, la ringraziamo per l’attenzione che vorrà riservare a questa comunicazione.

* Silvia Angioi, Fabrizio Bano, Giovanni Bianco, Marco Calaresu, Chiara De Micheli, Romina Deriu, Laura Iannelli, Gabriele Magrin, Annamari Nieddu, Mario Odoni, Elena Poddighe, Manuela Pulina, Guglielmo Sanna, Silvia Sanna, Raffaella Sau, Francesco Soddu, Mauro Tebaldi, Fabio Toriello, Albertina Vittoria.

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