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Sacra Rota, sposini sardi immaturi: nel 2023 annullati 61 matrimoni

di Mario Girau
Sacra Rota, sposini sardi immaturi: nel 2023 annullati 61 matrimoni

L’80% delle cause al Tribunale ecclesiastico richiamano il “difetto d’origine”. Dallo scorso anno restano in sospeso 90 procedimenti di revoca delle nozze

19 ottobre 2024
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Cagliari “Difetto di discrezione di giudizio”. Anche in Sardegna, come in gran parte d’Italia, la causa principale di nullità del matrimonio celebrato in chiesa è l’incapacità di uno, o di entrambi gli sposi, di valutare responsabilmente diritti e doveri reciproci. L’80 per cento delle 61 cause introdotte nel 2023 al Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Sardo (Teis) hanno riguardato, quindi, l’immaturità psicologica degli sposini, che molte volte interferisce e si aggiunge all’immaturità affettiva. Un mix che fa esplodere la vita coniugale, porta a separazione e divorzio. Un matrimonio con “difetto d’origine” che la Chiesa dichiara nullo.

Il “Dies iudicialis” - modo canonico e solenne per indicare l’apertura dell’anno giudiziario dei tribunali ecclesiastici avvenuta ieri a Cagliari alla presenza di monsignor Alejandro Arellano Cedillo, Decano della Rota Romana - è l’occasione per misurare indirettamente il grado di preparazione dei giovani che si avvicinano al matrimonio religioso. «L’incidenza così rilevante sul totale delle cause del difetto di discrezione di giudizio – dice don Emanuele Meconcelli, da gennaio Vicario giudiziale del Teis - restituisce uno spaccato fedele delle fragilità e delle fatiche che segnano il cammino di maturazione psico-affettiva di quanti intendono contrarre il matrimonio. Da questo deriva la responsabilità della comunità ecclesiale, ma anche di quella civile, di accompagnare e sostenere i percorsi che portano alle scelte fondamentali su cui scommettere la vita».

Altri capi di nullità arrivati sul tavolo dei giudici del Teis riguardano l’incapacità di adempiere le obbligazioni matrimoniali e la simulazione del consenso, le più ricorrenti sono l’esclusione della prole e dell’indissolubilità del vincolo. L’anno scorso sono state concluse 63 cause, 2 sono state archiviate, una revocata da un vescovo diocesano. A fine 2023 rimangono ancora da trattare 90 “vertenze” matrimoniali.

La durata media di un processo per il riconoscimento di una nullità matrimoniale si è attestata, per le cause concluse del 2023, tra 12 e 14 mesi. Costo della causa: zero euro per i meno abbienti, 525 per gli altri . «Anche l’esperienza del Servizio Diocesano “Amoris Laetitia”, che ha il compito di accompagnare le persone che vivono la fatica dell’abbandono della vita matrimoniale – afferma l’arcivescovo Giuseppe Baturi, Moderatore del Teis e del Tribunale Metropolitano di Cagliari – ha consentito di accogliere il disagio di chi, in perfetta buona fede, ha contratto un matrimonio credendo nel valore della promessa espressa, ma senza avere la maturità sufficiente per compiere questo atto. Si è ritrovato così davanti ad una sentenza di nullità della quale non è stato immediato cogliere il fondamento». Pastorale familiare da rinnovare dalle fondamenta, dunque, anche per non portare davanti all’altare un’immaturità psico-affettiva a volte cattiva consigliera quando si deve scegliere il partner per la vita. Il Tribunale metropolitano di Cagliari, infine, ha comunicato “cose belle” per gli abitanti di Borore. Il processo informativo per la causa di beatificazione del gesuita padre Giovanni Puggioni (1922-2009) procede speditamente: sono stati ascoltati direttamente 51 testimoni e altri 16 saranno sentiti per la rogatoria.

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