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Capodanno Cagliari, niente big ma festa diffusa

di Stefano Ambu
Capodanno Cagliari, niente big ma festa diffusa

Il sindaco Massimo Zedda punta su una festa diffusi, niente grandi cachet per star musicali

24 ottobre 2024
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Cagliari Il Capodanno esce dal recinto della Fiera e ritorna in centro con una festa “diffusa” su quattro piazze nei quattro quartieri storici. Da Piazza Yenne al Largo Carlo Felice passando per il Bastione di Santa Croce, Piazza Garibaldi e Piazza San Giacomo.

Niente star come Mengoni, il clou sarà comunque davanti alla statua di Carlo Felice con un artista ancora da scegliere. Non un big da supercachet, ma nemmeno uno sconosciuto. Identikit: caratura nazionale o internazionale, negli ultimi 5 anni si deve essere esibito in almeno uno stadio con più di 15.000 spettatori.

E sempre negli ultimi 5 anni si deve essere esibito nello stesso tour per almeno tre volte in palasport con biglietti venduti in numero maggiore a 5.000 in almeno una data. Gli altri palchi potrebbero essere affidati ad artisti sardi.

Il budget è di circa 300mila euro, più 60mila di promozione. C’è anche il cofinanziamento della Regione. Ma cifre e offerte potrebbero anche cambiare perché la novità di questa edizione è l’apertura agli sponsor.

«Sarà un Capodanno diffuso che animerà – ha spiegato il sindaco Massimo Zedda – anche i giorni precedenti rispetto alla fine dell’anno. Dai primi di dicembre, considerando anche l’animazione natalizia, fino ai giorni successivi al Capodanno, avremo un'animazione della città diffusa per un mese». Una festa per tutti. «Il Capodanno diffuso – ha proseguito il primo cittadino – consente a tante persone, famiglie e turisti, di frequentare più luoghi della città senza quell’elemento di timore legato al grandissimo evento concentrato su un solo luogo che rischia di allontanare una fascia di popolazione. In più, offrire animazione in più piazze».

Niente superstar, ecco perché. «Per poter pensare a un grande evento – ha concluso Zedda – è necessario avere una programmazione di uno o due anni precedenti perché se si vuole avere un richiamo di livello internazionale è indispensabile inserirsi nei circuiti mondiali dei grandi artisti».

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