Giornata mondiale della Polio, ecco tutte le malattie che fanno ancora paura al mondo
L’Italia l’ha debellata nel 2002 ma sono ancora tante le battaglie da vincere contro virus e infezioni
Sassari La Giornata Mondiale della Polio, che si celebra ogni anno il 24 ottobre, serve a sottolineare gli sforzi globali per eradicare la malattia, un obiettivo posto dall’assemblea mondiale della Sanità nel 1988. Nel 2002 l’Italia ha ottenuto la certificazione ufficiale di Paese libero da poliomelite (polio free status). Nello stesso anno la malattia è stata ufficialmente dichiarata eradicata dalla regione europea dell’Oms ma resiste ancora in alcune aree del mondo come Afghanistan e Pakistan, dove conflitti e difficoltà logistiche ostacolano le vaccinazioni. Tuttavia, fino a quando il virus non sarà eradicato completamente, ogni paese rimarrà a rischio di reintroduzione della malattia: per questo è necessario mantenere alte le coperture vaccinali ed attuare un’efficace sorveglianza.
La poliomelite è determinata da un virus (poliovirus) che colpisce il sistema nervoso colpendo le cellule neurali e inducendo una paralisi (paralisi flaccida acuta) che, nei casi più gravi, può divenire totale. Non esistono cure, se non trattamenti sintomatici che possono solo in parte minimizzare gli effetti della malattia. L’unica strada per evitare potenziali conseguenze è la prevenzione, attuata mediante la vaccinazione.
Descritta per la prima volta nel 1789, la poliomielite è stata registrata per la prima volta in forma epidemica nell’Europa di inizio XIX secolo e poco dopo negli Stati Uniti. In Italia, nel 1958, furono notificati oltre 8000 casi. Nel 1988, la malattia paralizzava dieci bambini ogni 15 minuti in quasi tutti i paesi del mondo. Ogni caso, però, era evitabile grazie alla vaccinazione. Nel nostro paese la vaccinazione antipolio è obbligatoria dal 1966 e l’ultimo caso endemico di poliomielite si è verificato nel 1982.
Nonostante i progressi straordinari nella lotta contro malattie come la poliomielite, diverse malattie non sono ancora state eradicate, e alcune non hanno ancora vaccini efficaci e per questo spaventano il mondo. Eccone alcune:
Hiv/Aids Nonostante i progressi terapeutici, un vaccino efficace contro l’Hiv non esiste ancora.
Malaria Mentre esiste un vaccino parziale (RTS,S), la malaria rimane una delle principali cause di mortalità, soprattutto nell’Africa sub-sahariana. Il vaccino non garantisce una protezione totale e molte popolazioni vulnerabili restano a rischio.
Tuberculosi Il vaccino BCG non offre protezione completa, soprattutto negli adulti. La tubercolosi multiresistente (MDR-TB) complica ulteriormente il quadro, soprattutto nei paesi con risorse limitate.
Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) Causa di infezioni respiratorie nei bambini e negli anziani. I vaccini sono in fase di sviluppo, ma al momento non esiste una protezione universale efficace per tutte le fasce d’età.
Dengue È una malattia virale trasmessa dalle zanzare. Un vaccino, il Dengvaxia, è disponibile, ma ha limitazioni importanti, e l’infezione rimane una minaccia in molte regioni tropicali.
Chikungunya Simile alla dengue, questa malattia virale trasmessa da zanzare provoca febbre e dolori articolari gravi. Attualmente, non esiste un vaccino approvato.
Zika Conosciuto per i suoi effetti teratogeni (malformazioni nei feti), il virus Zika non ha ancora un vaccino approvato nonostante i numerosi sforzi post-epidemia.
Epatite C Sebbene siano disponibili cure altamente efficaci, non esiste un vaccino per prevenire l’infezione da epatite C, che può portare a cirrosi e cancro al fegato.
Ebola Anche se sono stati sviluppati alcuni vaccini per specifici ceppi, non esiste una copertura globale per tutte le varianti del virus, e i focolai continuano a verificarsi in Africa.
Malattia di Chagas Causata dal parassita Trypanosoma cruzi, la malattia di Chagas è comune in America Latina. Non esiste un vaccino, e la malattia può causare danni cardiaci e digestivi a lungo termine.
Febbre gialla Un vaccino efficace esiste, ma l’accesso limitato e la scarsa copertura vaccinale in alcune aree lasciano le popolazioni vulnerabili a epidemie periodiche, soprattutto in Africa e Sud America.
Linfocitic choriomeningitis virus (LCMV) Questo virus zoonotico, trasmesso da roditori, può causare meningite e encefalite. Non esiste un vaccino per LCMV.
Malattia di Lyme Causata da batteri trasmessi da zecche, la malattia di Lyme è diffusa in alcune regioni del Nord America e Europa, ma non c’è ancora un vaccino per gli esseri umani.
MERS (Middle East Respiratory Syndrome) e SARS Sebbene sia in corso lo sviluppo di vaccini per questi coronavirus, attualmente non esistono vaccini ampiamente disponibili per queste malattie, che possono causare gravi infezioni respiratorie.
In generale, mentre molti progressi sono stati fatti nella ricerca di vaccini e terapie per queste malattie, la diffusione, l’accesso ai vaccini e la vigilanza epidemiologica restano essenziali per contrastare la loro diffusione. L’attenzione internazionale e gli sforzi di ricerca devono continuare per affrontare le sfide di queste malattie che, nonostante i progressi, fanno ancora paura.