Olbia, salasso quotidiano e c’è chi spende più di quanto guadagna
La spesa al supermercato "è diventata un lusso"
Olbia C’è chi insegue le offerte per risparmiare con in tasca i volantini «però bisogna avere anche il tempo per passare da un supermercato all’altro», ma per tutti «oggi fare la spesa al supermercato è diventato un lusso».
«Prezzi raddoppiati, a volte anche triplicati e per chi ha una pensione come me – dice un signore che spinge il carrello ancora vuoto verso l’ingresso di un market – è davvero pesante. Io spendo tra i 500 euro e i 600 euro al mese, più della metà di quanto percepisco».
Anche a Olbia i consumatori si lamentano. Sì, le corsie di tutti i supermercati si svuotano in poche ore, ma chi si ferma davanti agli scaffali non lo fa velocemente. Guarda i cartellini del prezzi con attenzione e poi sceglie il prodotto che costa meno.
«In realtà – dice una coppia arrivata dalla Maddalena – anche la merce più scontata è comunque cara. Noi siamo in tre, ma a casa ci sono sempre figli e nipoti e quando ci va bene arriviamo a spendere 2mila euro al mese solo per mangiare. Per fortuna abbiamo due pensioni, altrimenti non so come avremmo fatto. Ma, in ogni caso, riuscire a far quadrare i conti è difficile. Chi va a comprare qualcosa tutti i giorni, e nella busta ci sono davvero poche cose, non spende meno di 50 euro».
«Concordo, questa è la realtà con cui ci scontriamo – dice una casalinga cinquantenne –. I prezzi sono veramente esagerati e la spesa di una volta, quella che si faceva anche per due settimane, è diventata un’impresa impossibile». «Noi siamo in due, io e mio figlio – racconta un’altra signora –: il latte che prendevo io si comprava con un euro e ora è aumentato di 50 centesimi, il caffè che preferisco, invece, lo pagavo 2 euro e 20 centesimi e adesso spendo quasi 4 euro».
«Che cosa costa di più? Tutto – ribadiscono moglie e marito mentre sistemano le buste nel cofano dell’auto –. Frutta e verdura soprattutto, ma anche i detersivi, il latte, la carne, l’acqua, l’olio, le mozzarelle. Persino il pane. È davvero difficile andare avanti e la cosa assurda e che da un giorno all’altro c’è sempre un nuovo aumento». (s.p.)