Approvato il nuovo Codice della strada: «Sulle zone 30 delibere di Olbia e Bologna illegittime»
Il “sì” dal Senato al testo del disegno di legge. Il provvedimento prevede pene severe per alcol e droga al volante. Fdi chiama in causa il provvedimento della città gallurese: «Così non ci siamo»
Sassari Il nuovo Codice della strada è legge. Il Senato ha dato il via libera al testo del disegno di legge con 83 sì, 47 no e un astenuto. Il provvedimento prevede una stretta per chi usa alcol e droga al volante, con il ritiro della patente e il divieto di guidare per tre anni. Stop ai monopattini selvaggi, con l’introduzione dell’obbligo della targa, del casco e dell’assicurazione. E ancora, più sicurezza e prevenzione per i neo patentati e più trasparenza sugli autovelox.
Per il cellulare alla guida è previsto il ritiro della patente da 15 giorni a due mesi e multa fino a 1.697 euro che in caso di recidiva sale fino a 2.588 euro, e in più la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
Pene più severe per chi abbandona gli animali: se si mettono in pericolo altri utenti scattano le sanzioni previste per i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali gravi o gravissime. Ma l’inasprimento scatta anche senza incidenti.
Per i primi tre anni dalla patente B si possono guidare le auto fino a 75 kW/t, limite che sale a 105 kW per elettriche e ibride.
«Un ottimo testo, che va finalmente ad aumentare le pene e aggiunge anche delle aggravanti rispetto all'utilizzo di alcol e stupefacenti alla guida. Vogliamo sottolineare però che, durante questa approvazione, è stato ritrattato in aula il tema delle zone 30. Su questo vorremmo fare una chiarezza che sia definitiva: il governo, i cittadini non sono contrari di per sé alle zone 30, se si tratta di zone, ovvero luoghi in cui è necessario avere quell'accortezza, e in più dove la velocità bassa può contribuire realmente alla sicurezza – così Cinzia Pellegrino, senatrice di Fratelli d’Italia – ma se si fa come avvenuto ad Olbia, come ha fatto il sindaco Lepore a Bologna e come ha tentato di fare anche Gualtieri nella nostra capitale, e quindi con delibere da ritenere assolutamente illegittime provare a ridurre a zona 30 l'intero comune, allora non ci siamo. Questo perché le esigenze di arterie e quartieri sono differenti, ma soprattutto perché la velocità rallentata non solo aumenta i tempi di spostamento, ma favorisce la distrazione alla guida, che secondo tutte le statistiche è la prima causa di incidentalità stradale».