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“Mànnigos de memoria”, focus a Siena sul sardo degli emigrati tra le lingue di minoranza storica

“Mànnigos de memoria”, focus a Siena sul sardo degli emigrati tra le lingue di minoranza storica

Presentato all’Università per stranieri il progetto della Fasi. Coinvolta anche l’Università degli studi di Cagliari

27 novembre 2024
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Siena Da un capo all’altro del Bel Paese, da nord a sud, in viaggio tra “Le lingue di minoranza storica in Italia e 'dintorni'”. Questo il titolo del seminario appena chiuso all’UniStraSi, l’Università per stranieri di Siena, dopo due giorni di incontri e dibattiti, ieri martedì 26 novembre 2024 e questa oggi mercoledì 27 novembre 2024. Un’occasione per fotografare e riflettere sulla situazione delle minoranze linguistiche storiche in Italia, un seminario rivolto a specialisti ma anche a semplici curiosi della ricca e affascinante realtà delle comunità di minoranza. Tra queste, grande protagonista la Sardegna.

Il focus, infatti, ha puntato su dodici realtà diverse, sloveno, tedesco e altre varietà germaniche, francese, franco-provenzale, occitano, croato, albanese, greco, ladino, friulano, catalano e sardo, appunto, tutte e dodici tutelate dalla legge nazionale 482/1999, che esclude, tuttavia, non solo le lingue di recente immigrazione ma anche varietà storiche che non hanno uno stabile radicamento territoriale, come le lingue dei rom e dei sinti.

Il seminario, quindi, ha fornito l’occasione per conoscere le dinamiche linguistiche e culturali di alcune di queste comunità e per discutere insieme delle sfide che le attendono nel mondo sempre più globalizzato. In questa iniziativa del dipartimento di Scienze umanistiche di UniStraSi e del centro studi Cesim “Italiano in Italia e nel mondo” della stessa università, si è parlato anche di “Mànnigos de memoria”, il progetto di ricerca dell’Università per stranieri di Siena e della Fasi, la Federazione delle associazioni sarde in Italia, incentrato sulla trascrizione, annotazione e informatizzazione dei corpora di parlato spontaneo del sardo della diaspora “Mànnigos de memòria in limbas dae su disterru”, “assaggi di memoria in lingue dalla diaspora”.

Il professor Simone Pisano e il ricercatore Piergiorgio Mura hanno presentato quali applicazioni ha avuto lo studio sistematico del corpus di interviste raccolto con il progetto Fasi “Mànnigos de memòria in limbas dae su disterru”. Un progetto, per certi versi “modulare” che oltre a documentare le memorie dei sardi della diaspora italiana e francese, costituisce anche uno delle principali documentazioni di sardo parlato (90 ore di interviste in audio e video). Materiale che servirà anche a elaborare strumenti utili per la documentazione e l’implementazione del sardo nel prossimo futuro, grazie anche alla collaborazione con l’istituto di matematica e informatica dell’Università di Cagliari. Oltre a Pisanu e Mura, presente il presidente della Fasi Bastianino Mossa, a Siena ha preso parola, infatti, anche Salvatore Carta, dell’ateneo cagliaritano, che ha illustrato il “Progetto limba: piattaforma open source per la valorizzazione delle lingue minoritarie tramite l’Intelligenza Artificiale”.

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