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Autonomia differenziata, Alessandra Todde: «La Sardegna si è battuta per difendere la Costituzione»

Autonomia differenziata, Alessandra Todde: «La Sardegna si è battuta per difendere la Costituzione»

La Consulta ha confermato il parere negativo sulla legge: il ricordo presentato dalla Regione ha collezionato il più alto numero di motivi di impugnazione accolti

03 dicembre 2024
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Sassari «La Corte costituzionale ha confermato oggi l’incostituzionalità di numerosi passaggi della legge sull’autonomia differenziata ritenendo fondate le ragioni illustrate nel ricorso sardo. Questa legge non si può applicare automaticamente alle Regioni speciali come la Sardegna», le parole sono della governatrice Alessandra Todde.

La Consulta già lo scorso 14 novembre si era espressa in un primo momento ritenendo «non fondata» la questione di costituzionalità dell'intera legge sull'autonomia differenziata delle regioni ordinarie, considerando «illegittime» alcune disposizioni dello stesso testo legislativo. Il ricorso era stato presentato da Sardegna, Campania, Puglia, Emilia-Romagna e Toscana. L’isola aveva collezionato, tra le ricorrenti, il più alto numero di motivi di impugnazione accolti.

«Come più volte dichiarato, la Sardegna non può accettare una legge che mina la sua specialità, che la danneggia e che rappresenta una minaccia per il principio fondamentale di uguaglianza tra tutti i cittadini – spiega Todde –. Per come è stata pensata, questa è una legge che favorisce le Regioni più ricche a discapito dell'equità e della solidarietà nazionale oltre che delle prerogative costituzionali che ci sono state riconosciute attraverso il nostro Statuto. La Sardegna si è battuta con tutti gli strumenti possibili per difendere la Costituzione, i diritti, l'uguaglianza e la dignità dei sardi e di tutti i cittadini. E lo continuerà a fare».

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