Crescono le truffe online nell’isola: «Attenti, nessuno è al sicuro»
Federconsumatori: «Nel 2024 casi in aumento», nel mirino giovani, adulti e anziani
Sassari Non è un discorso di età, «questa è la prima cosa che mi sento di dire, perché è un luogo comune che va sfatato». Dici truffe online, pensi all’anziano che sbaglia a digitare i tasti e finisce per cliccare sul link sbagliato. E invece nella rete delle frodi digitali cascano tutti.
I giovani per superficialità, gli adulti perché certe truffe sono diventate sempre più accurate. E in questi giorni un po’ tutti, nella smania degli acquisti online. Nel 2023 i dati raccolti da associazioni di consumatori dicevano che un sardo su cinque almeno una volta è finito vittima di truffe online, con un aumento del +20% da un anno all’altro. Ora invece Federconsumatori Sardegna spiega: «Nel 2024 abbiamo assistito quindici persone», che possono sembrare poche, «invece sono di più rispetto al passato». Tanti gli utenti fregati in particolare a Olbia e Sassari.
Come accade
Raggiri che portano via poche centinaia di euro oppure che valgono risparmi da migliaia di euro. Sulla natura delle truffe, «sono molto diffuse quelle bancarie, non abbiamo un dato reale perché in molti si vergognano ad ammetterlo e non denunciano – spiega Eliana Cara, presidente regionale di Federconsumatori –. Spesso la modalità è quella del link tramite messaggio o mail che sembra provenire dal proprio istituto di credito. Una comunicazione avvisa di movimenti sospetti e invita a inserire i propri dati».
Oppure arriva una telefonata da un sedicente operatore, «che ci contatta e ci riferisce i nostri dati puntuali, e così finiamo per fidarci». E l’operatore ci dice – il copione cambia nei dettagli ma non nella trama – che servirà un bonifico istantaneo, «anche qui, movimenti sospetti che stanno svuotando il conto personale per cui occorrerà una ricarica su un nuovo conto per salvare i propri soldi». E invece è il modo più rapido per perdere tutto e rimanere al verde.
Vittime di raggiri
Le persone truffate non sono esseri lontani dal mondo, analfabeti digitali e dotati di poca intelligenza. L’identikit va ridisegnato. «Può capitare a tutti», fa notare Cara. Subentra l’agitazione, la paura di doversi muovere in tempo e secondo le istruzioni per salvaguardare i propri conti, «In un caso c’entravano due medici, riferivano che nei momenti successivi alla chiamata non erano stati capaci di ragionare con lucidità».
Gli anziani «paradossalmente» non sono tra i più truffati. Questo perché le procedure sempre più digitalizzate inducono chi ha una certa età (e poca dimestichezza con il digitale) a chiedere aiuto in famiglia. O ancora, a non fidarsi troppo di link e messaggi e nemmeno di telefonate sospette, perché ancora affezionati alla figura fisica del personale allo sportello.
Sicurezza informatica
Dal momento che, come spiega la presidente sarda di Federconsumatori, «l’unica tutela siamo noi», ormai tutte le banche puntano sulla prevenzione, con sezioni dei siti web dedicate a vademecum per navigare in sicurezza. Banche, Poste, istituti finanziari e forze dell’ordine hanno cominciato da tempo a promuovere corsi di formazione.
Secondo i dati raccolti dall’ultimo report economico della Camera di commercio di Sassari, poi, nel solo 2022 l’isola ha registrato oltre 7.100 reati legati a truffe e frodi informatiche, un dato ampio che mette dentro raggiri di diversa natura ma che testimonia «un allarmante ritmo di quasi 20 denunce al giorno». Dagli attacchi di pishing alle frodi dell’e-commerce dove viene «sfruttata la crescente dipendenza delle persone ai servizi online», con un incremento nel nord Sardegna.