Gioco d’azzardo, il record italiano di Anguillara Veneta: 13mila euro di spesa pro capite
Ma i comuni con il doppio della media nazionale sono al Sud
Sassari «È ormai chiaro a molti che in Italia è necessario sgonfiare l’azzardo online, e sono necessarie politiche nazionali e locali per il contenimento di quello fisico». Michele Carrus, presidente di Federconsumatori ha commentato così i dati emersi dal report “Non così piccoli”. «Nessuno chiede di vietare l’azzardo: oltre che impossibile sarebbe anche controproducente, e alimenterebbe il canale illegale. Chiediamo, invece, di contenerlo, esaminando la materia attraverso un bilancio sociale, che metta a fianco delle entrate per la collettività, sotto forma di tasse, anche le uscite, in termini di costi sanitari e sociali, gli effetti sui bilanci personali, sulla disgregazione delle famiglie. Al contrario, in nome di una presunta libertà d’impresa si lavora alla riduzione ai minimi termini dei distanziometri, delle limitazioni d’orario, si lavora alla crescita dell’offerta e dei luoghi dove esercitarla. Non a caso questo è un settore dove mancano serie politiche europee».
La seconda edizione del “Libro Nero dell’azzardo online”, offre uno spaccato dei 3.232 comuni italiani tra 2.000 e 9.999 abitanti, corrispondenti a un quarto della popolazione italiana e al 41% dei comuni. La regione che spende meno nel gioco online è il Veneto: Padova, con 960 euro annui giocati nel 2023, è lontanissima dagli oltre 3.200 euro di Messina, Palermo e Siracusa. Ma guardando ai piccoli comuni, quello dove si è giocato di più online nel 2023 è proprio in provincia di Padova, Anguillara Veneta, 4.161 abitanti. Nel 2022 si registrava un dato di poco superiore a quello provinciale, 1.231 euro, ma nel 2023 sono spuntati all’improvviso 40 milioni di euro, accuratamente riportati nelle tabelle dell’Adm, che hanno portato il piccolo comune all’incredibile media di 13.073 euro per ogni abitante tra 18 e 74 anni, 1.100 euro mensili, quasi 14 volte la media provinciale. I primi 3 comuni della classifica sono del Nord. Si nota una anomala presenza di piccole città ad economia turistica: Capri, nel 2022 era già ai primissimi posti con 7.913 euro pro capite, saliti a 9.503 nel 2023; il limitrofo comune di Anacapri arriva a quasi 5.000 euro. Nell’elenco dei comuni che fanno registrare almeno il doppio della media nazionale sono dieci i comuni palermitani, nove quelli di Messina e Lecce, otto di Cosenza, sette di Napoli, sei di Salerno e cinque di Vibo Valentia.
Anche per i piccoli Comuni si conferma che l’azzardo online registra i numeri più elevati nelle aree a maggiore concentrazione della malavita organizzata. «Conoscere i dati, soprattutto quelli relativi ai comuni piccoli e di medie dimensioni, che pensiamo più lontani da infiltrazioni malavitose – dice la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi – è poi fondamentale per capire la reale portata del fenomeno e provare ad affrontarlo seriamente, anche dal punto di vista normativo, in termini di prevenzione. I recenti provvedimenti del Governo, vanno in tutt’altra direzione».