L’avvocato di Alessandra Todde: «La Procura? Ma è una fattura ridicola»
Benedetto Ballero fa riferimento alla contestazione sulle spese elettorali della presidente della Regione
Cagliari Il caso si è diviso in due. Da un lato segue il filone del provvedimento emesso dal collegio di garanzia elettorale, dall’altro l’ipotesi di falso, attribuito sempre alla presidente Alessandra Todde su cui sta lavorando la Procura di Cagliari. La governatrice nella memoria difensiva del 3 dicembre avrebbe rettificato alcune dichiarazioni sulle spese elettorali, e pende una fattura da 153 euro mai depositata. «Una fattura ridicola e che non può determinare il futuro di una presidente di Regione», commenta in prima battuta Benedetto Ballero, avvocato senior dello studio legale che affianca Todde. Una cifra irrisoria che però è saltata all’occhio del collegio di garanzia, riguarda la bolletta della luce della sede elettorale di via Sonnino a Cagliari. «Ma non ne sapevamo nulla, la bolletta non era arrivata». Secondo il legale, «il collegio ha fatto una serie di contestazioni abbastanza inspiegabili», attacca Benedetto Ballero. Docente di lunga data di diritto costituzionale all'Università di Cagliari e assessore regionale, è sicuro che la «decadenza» non potrà esserci. «Abbiamo una legge regionale in merito che richiama solo alcuni punti fissati dalla legge statale. In tre casi viene determinata la decadenza – sostiene Ballero –. Se le spese elettorali sono il doppio rispetto al massimo consentito, e non è questo il caso. Per mancata comunicazione della rendicontazione, e non è questo il caso. E infine per mancata risposta alla messa in mora fatta dal collegio, a cui però abbiamo puntualmente risposto nei quindici giorni». D’altronde l’avvocato lo sosteneva già ventiquattro ore fa: «Sono segnalazioni formali, non sostanziali». E anche la voce arriva più rassicurante. Nello studio legale di Corso Vittorio Emanuele, Benedetto Ballero e figli hanno passato il fine settimana a leggere le dieci pagine di ordinanza presentate dall’organo di vigilanza e a studiare le contromosse. Prossimo step? «L’unico modo ora è impugnare e vedere cosa farà il Consiglio regionale». L’avvocato mette i puntini sulle i quando dice: «Ora siamo in una fase interlocutoria e non definitiva». Si riferisce alla frase «Todde dichiarata decaduta» dal ruolo di consigliera regionale e quindi dalla carica di presidente, che adesso è andata via via sfumando. «Inizialmente è stata descritta in un altro modo. E non capisco perché alla commissione che ha esaminato i documenti sia stato dato questo ruolo capace di usurpare i poteri degli organi legislativi». (p.ard.)