La Nuova Sardegna

Cagliari Si chiuderà a metà della prossima settimana il lungo percorso della commissione sanità del Consiglio alle prese con la legge di riforma dell’intero sistema. Ieri giovedì 6 febbraio le audizioni di quasi tutti i direttori generali di Asl e delle altre aziende. Lunedì saranno ascoltati i direttori delle Asl di Sassari e Cagliari, e poi si aprirà la discussione generale che dovrebbe concludersi in pochi giorni. Le audizioni di ieri hanno completato un quadro già conosciuto dai commissari. I direttori, tutti a rischio commissariamento, hanno illustrato le loro attività mettendo in evidenza criticità e difficoltà nella gestione. Nessun elemento di novità è emerso dalle audizioni. Il vero nodo sulla riforma, chiamata dalla maggioranza “riorganizzazione”, riguarda però come questa potrà essere realizzata. E da chi. Tra i partiti di maggioranza appare scontato che dopo la votazione della riforma si debba mettere mano all’intera governance del comparto. E quindi non solo al commissariamento dei vertici di Asl e aziende ma anche a nuove figure che possano sostenere l’azione politica e che conoscano a fondo il sistema sanitario isolano.

Non appare riscuotere così unanimi consensi l’ipotesi che circola da alcuni giorni su un passaggio di testimone alla guida dell’assessorato alla sanità tra l’assessore Armando Bartolazzi e la sua capa di gabinetto Cinzia Pilo. Così come vengono osservati con preoccupazione i riposizionamenti, umanamente comprensibili, ma forse troppo sfacciati, di manager scelti dalla precedente giunta. Come se le nomine fossero l’unico elemento di rilievo dell’ennesima riforma.(gcen)