Decadenza Todde, scontro in Parlamento
I deputati Lega e Fdi al ministro Calderoli: «Incompetenti, vogliono solo salvare la poltrona». Pd e M5s: «Fate propaganda»
Il ministro delle Autonomie Roberto Calderoli riferirà in aula a Montecitorio sulla questione della decadenza della presidente Alessandra Todde. Lo hanno chiesto i parlamentari di maggioranza Francesco Mura (Fdi), Dario Giagoni (Lega) e Pietro Pittalis (Fi), contestati dai loro colleghi Silvio Lai (Pd), Alfonso Colucci (M5S) e Francesca Ghirra (Avs). Ieri 19 febbraio alla Camera il tema della decadenza è stato oggetto di un forte scontro politico tra maggioranza e opposizione, che in Sardegna hanno ruoli invertiti.
L’informativa urgente è stata chiesta da Francesco Mura, coordinatore sardo del partito della Meloni che ha parlato di «un superamento di ogni limite della decenza e di un pasticcio grazie al quale è emersa tutta la sciatteria e incompetenza che hanno generato uno scontro istituzionale senza precedenti, solo per salvare la poltrona della presidente Todde». Di parere opposto Silvio Lai. «Chiedere un intervento o un'informativa del Governo di fronte a una vicenda che è chiaramente una vicenda che è ai confini giuridici, significa spostare la vicenda dalla dimensione giuridica alla dimensione politica. Lasciamo che si esprimano i giudici, che si esprima liberamente la magistratura, sia quella ordinaria che quella costituzionale».
Di «apatia, superficialità e immobilismo», attributi alla Todde ha parlato Dario Giagoni, mentre il suo collega Alfonso Colucci (M5S) rivolto ai colleghi di maggioranza ha parlato di «ignoranza e malafede sulla conoscenza di fatti giuridici, facendo propaganda priva di contenuti». Affermazioni contestate da Pietro Pittalis (Fi) «non siamo noi ad averla dichiarata decaduta, ma il collegio di garanzia; è una deriva autoritaria e brutta figura per la Regione». Ma «i colleghi dovrebbero difendere la nostra autonomia. Solo dopo il 20 marzo la politica potrebbe intervenire», conclude Francesca Ghirra.