La Nuova Sardegna

Ambiente da salvare

Rivoluzione a Stintino: addio alla strada asfaltata per salvare la Pelosa

di Gianni Bazzoni
Rivoluzione a Stintino: addio alla strada asfaltata per salvare la Pelosa

La sindaca Rita Vallebella: stiamo iniziando con gli espropri. Ecco cosa prevede il maxi piano da 18 milioni di euro

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Stintino Bellissimo ma fragile. Due valutazioni che racchiudono le caratteristiche del litorale costiero che si sviluppa da Stintino passando per Porto Torres e Marina di Sorso per arrivare fino a Castelsardo. I sindaci da parecchi anni combattono - spesso con armi spuntate - contro il fenomeno dell’erosione che aggredisce con violenza gli angoli incantati e mette anche a rischio strade e abitazioni. A Stintino per salvare e tutelare la spiaggia della Pelosa è stata pensata una rivoluzione che mira a cancellare il passato (segnato da errori anche gravi) e mette le basi per una “conservazione” che vuole essere garanzia di tutela duratura.

«Proprio in questi giorni ho effettuato un sopralluogo accompagnata da pescatori che conoscono bene le dinamiche del mare e quindi le modificazioni a cui viene sottoposta nel corso delle stagioni la Pelosa – racconta la sindaca di Stintino Rita Vallebella – mi hanno spiegato che la situazione è delicata ma che negli anni hanno visto momenti peggiori con la passerella in legno che quasi galleggiava sull’acqua».

Il Comune di Stintino sta proseguendo con l’attuazione del progetto da 18 milioni di euro che prevede la rimozione della strada asfaltata per lasciare il posto a una passerella di legno montata su pali. Via le auto, quindi, che verranno dirottate su nuovi posteggi periferici e sostituite da bici, mezzi elettrici e soprattutto “piedi”. Via gli accessi delle ville e il vecchio “bar” in pietra che diventerà una moderna struttura con Infopoint, bagni e primo soccorso. Spazio a terrazze panoramiche, a pergole per fare ombra, a luci radenti e discrete, a nuove piante e fiori. E soprattutto nuova vita per le dune, che sotto il lungomare sospeso potranno riprendere a respirare, vivere e crescere. «Abbiamo ripreso le fila del progetto per la riqualificazione della spiaggia – dice la sindaca – con lo spostamento della strada. Stiamo procedendo con l’analisi dei vincoli per l’attuazione degli espropri. Incontriamo le persone che devo dire non sono contrarie. Chiedono solo certezze, vogliono essere rassicurate, specie per quanto riguarda i parcheggi soppressi che dovranno essere garantiti a monte».

Rita Vallebella sottolinea che in ogni caso i lavori non inizieranno prima del 2028. «Stiamo procedendo ma ci vorranno più di due anni – afferma – e per questo abbiamo deciso che occorre proseguire con la tutela della spiaggia: la Pelosa sarà ancora a numero chiuso. Abbiamo rinnovato i parcheggi a pagamento sulla strada per un anno più uno, e quelli alla Pelosa estesi a 3 anni più uno». Il percorso continua. «Noi proseguiamo e l’obiettivo è quello di avere una guida scientifica autorevole, siamo dentro un progetto dell’Ispra, stiamo attenti a non fare errori anche nelle cose ordinarie».

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