La Nuova Sardegna

Dazi Usa

Vini sardi fermi a Livorno: «Bloccati dagli importatori»

di Ilenia Mura
Vini sardi fermi a Livorno: «Bloccati dagli importatori»

L’imprenditrice Valentina Argiolas, dell’omonima cantina di Serdiana, spiega perché le bottiglie di vermentino e cannonau non sono state spedite negli States

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Sassari «I nostri vini sono ancora fermi a Livorno, stiamo parlando di venti pedane in conto deposito nei magazzini del nostro distributore che gli importatori non hanno voluto imbarcare per gli Stati Uniti. Il problema è che non sappiamo quando e se verranno consegnati ai nostri clienti americani. Si tratta di un danno incalcolabile», ribadisce Valentina Argiolas, alla guida della prestigiosa cantina di Serdiana fondata dal nonno Antonio agli inizi del Novecento nel Parteolla.

Cresce l’allarme degli imprenditori vitivinicoli sardi sul blocco delle esportazioni verso gli States, causate a quanto pare dallo stop voluto dagli importatori. Fra questi il gruppo leader Winebow, presente in tutti gli Stati Uniti: «Non hanno voluto ritirare la merce – racconta la responsabile del settore Marketing e Comunicazione della cantina Argiolas – spiegando di aver sospeso tutte le spedizioni dall’Unione europea». Dazi Usa minacciati del 200% su vini e liquori europei dal prossimo 2 aprile. La missiva americana è perentoria: «In seguito alle recenti indicazioni della US Wine Trade Alliance, desideriamo informare che siamo allineati con la loro raccomandazione di sospendere temporaneamente tutte le spedizioni dall’Unione Europea». La causa? «Il rischio di una potenziale tariffa del 200% su vini, champagne e liquori dell’Ue – si legge – riteniamo sia prudente sospendere la spedizione finché non ci sarà più chiarezza sulla situazione».

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