L’assalto al portavalori in Toscana, banditi in fuga con i soldi delle pensioni: ecco cosa sappiamo
In un video si sentono i malviventi parlare tra loro con accento sardo, il bottino sarebbe di 3 milioni di euro
San Vincenzo (Livorno) Non ci sono stati feriti nell'assalto a mano armata al portavalori che trasportava i soldi delle pensioni sulla strada statale Aurelia, in provincia di Livorno, oggi 28 marzo.
La notizia è stata confermata dal presidente della Toscana, Eugenio Giani: «Non risultano feriti a seguito dell'assalto al portavalori a mano armata avvenuto sulla Ss1 a San Vincenzo. Ringrazio tutte i soccorritori del sistema regionale, Forze dell'Ordine e Vigili del Fuoco intervenuti», ha scritto sui social.
La dinamica: il commando, l’assalto, le fiamme, la fuga
Un commando armato ha agito nel tardo pomeriggio all'altezza di San Vincenzo, in direzione sud dopo la galleria San Carlo. I banditi, intorno alle 18, hanno intercettato il furgone e hanno minacciato il conducente. Dopo aver sottratto il carico di valore, sono fuggiti. Sono in corso le ricerche da parte dei carabinieri del comando provinciale di Livorno.
Sono stati tre i mezzi rimasti coinvolti nell'assalto: oltre al furgone portavalori anche due mezzi più piccoli. I banditi hanno usato esplosivo per aprire i furgoni, provocando le fiamme che hanno innescato poi l'incendio dei mezzi. I criminali hanno sparato anche in aria. I furgoni erano partiti da Cecina (Livorno), con i soldi delle pensioni da consegnare al deposito di Grosseto, da dove poi avrebbero dovuto essere smistati ai vari uffici postali. I veicoli sono rimasti avvolti dalle fiamme ed è stato quindi necessario chiudere il tratto stradale al traffico.
Secondo le prime indiscrezioni, ancora non confermate da fonte ufficiali, il bottino sarebbe di 3 milioni di euro.