L’assalto in Toscana, gli spari, le fiamme, la fuga: «Sembrava di essere in una serie Netflix»
«Tutti ci siamo? Ajò»: I malviventi parlano tra loro con evidente accento sardo
San Vincenzo «Andiamo, andiamo!», e poi ancora: «Tutti ci siamo? Ajò!»: i banditi sono in fuga dopo l'assalto al portavalori sull'Aurelia e parlano tra loro con evidente accento sardo. Hanno appena compiuto il colpo e si stanno allontanando tra fiamme, esplosioni e sirene. Sulla Variante Aurelia, tra la galleria e lo svincolo per San Vincenzo Sud, un commando armato ha assaltato due furgoni portavalori, bloccando il traffico e gettando nel panico l’intera zona.
«Sembrava un film – racconta una ragazza arrivata, quasi in contemporanea all’assalto, sul cavalcavia di via del Castelluccio –. Auto in fiamme, mitragliette, un boato. Ho pensato a una guerra». Intorno a lei, decine di persone, molte arrivati di corsa da altre zone del paese. In tanti si sono affacciati da dove potevano: lungo le recinzioni, sul cavalcavia chiuso dalla polizia municipale con le fettucce di sicurezza. I colpi d’arma da fuoco hanno fatto il resto. «In casa – ricorda Mauro Montomoli – non riuscivamo a capire cosa stesse succedendo, in un primo momento avevo pensato a dei ragazzi che sparavano fuochi d’artificio, ma erano troppo ravvicinati, violenti. Poi l’esplosione, fumo. Siamo usciti di casa, una cosa mai vista!». Tante le ipotesi che si rincorrono sulla dinamica dell’assalto.
«Di sicuro – commentano due fidanzati – la banda ha approfittato del restringimento della carreggiata per i lavori in direzione Venturina per bloccare i portavalori e agire. Un’esplosione terribile, che ci ha fatto correre qui per capire cosa era successo. Il caos». Paura per gli spari e il fuoco che usciva dai mezzi. C’è chi ha ripreso tutto con il cellulare: video che ora circolano in rete e mostrano colonne di fumo, urla, sagome dei rapinatori in azione. «Stavo giocando con mio figlio quando ho sentito il botto – racconta Beatrice Cipriani –. Nella mia ingenuità pensavo fosse un tuono, poi mia madre, che abita vicino, mi ha telefonato dicendomi di stare in casa perché forse un camion aveva fatto un incidente in galleria. Ma ormai eravamo già usciti, spaventati, e ci siamo trovati davanti a una scena incredibile».
Fortunatamente non ci sono stati feriti. «Mi hanno detto che non si è fatto male nessuno – commenta una signora –. Meno male… perché è stato davvero spaventoso». Dopo le 19,30 la Variante è stata riaperta e il traffico ha ripreso a scorrere lentamente. Lo stesso è successo anche sul cavalcavia che porta alla frazione di San Carlo. Quando ormai il buio è sceso, a ridosso delle transenne del cavalcavia di via del Castelluccio sono rimasti solo pochi ragazzi. Guardano ancora in direzione dei vigili del fuoco e dei resti dei mezzi, illuminati dai fari delle pattuglie, uno di loro dice piano: «Sembrava una serie su Netflix ma è tutto vero». Poi si voltano e iniziano a scendere verso il paese, in silenzio. Sullo sfondo, il rumore delle auto che tornano a circolare. Però la paura per quanto successo resta.