Quando Simona Ventura voleva Graziano Mesina all’Isola dei Famosi
A Orgosolo nacque anche un comitato per promuovere la sua partecipazione
Sassari Dai palchi delle grandi manifestazioni isolane alla settima edizione dell’Isola dei famosi, dove Mesina, per un pelo, non diventa naufrago, nonostante trattative serrate per ingaggiare l’uomo audience del momento, è il 2009. Le notizie della sua partenza fanno il giro di programmi tv, talk fino ad approdare in Parlamento, dove due interrogazioni fanno invece naufragare l’ingaggio, forse solo ipotizzato, da parte dei vertici Magnolia, società madre del reality show in onda su Raidue, con l’allora conduttrice Simona Ventura. A confermare la trattativa in corso per la sua partecipazione, la ribalta mediatica di quelle settimane.
I periodici Oggi e Diva e Donna stendono tappeti per una intervista dove il re del Supramonte non nasconde di essere stato contattato per partecipare al programma. Al settimanale di Silvana Giacobini spiega di aver già «pagato per le mie colpe. Non bastano i quaranta anni e sei mesi di galera che ho scontato? Oggi, in Italia, c'è gente che si è macchiata di orrendi delitti e dopo qualche anno di carcere, puntualmente, appare in televisione. La mia è invece soltanto la storia di un povero Cristo, che da giovane ha imboccato una strada sbagliata, in una terra selvaggia e abbandonata da tutti». «Perché non potrei partecipare a un reality?», sbotta Mesina: «Mi è stato proposto e ho accettato». Per promuovere la sua partecipazione al programma più famoso d’Italia, in paese, nasce anche un Comitato.