La Nuova Sardegna

Le reazioni

Lo stupro di Massimiliano Mulas a Mestre, Salvini: «Castrazione chimica subito»

Lo stupro di Massimiliano Mulas a Mestre, Salvini: «Castrazione chimica subito»

Custodia cautelare in carcere dopo l’aggressione su una bambina di 11 anni, interviene anche il presidente della Regione Veneto, Zaia: «Come è possibile che un individuo con precedenti possa proseguire a macchiarsi di uno dei peggiori crimini concepibili?»

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Sassari «Orrore, ripugnanza, un misto di impotenza e dolore», sono le parole che sceglie il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, per commentare la violenza su una bambina di 11 anni a Mestre. L’aggressore è Massimiliano Mulas, 45 anni, originario di Tempio Pausania, per il quale è stato convalidato il fermo, con la custodia cautelare in carcere. 

«Con le dinamiche del caso che sembrano ben delineate, di fronte a quanto avvenuto la sera di giovedì scorso a Mestre non può che esserci spazio per una grande indignazione oltre che per una profonda riflessione da cui tutta la società non si può esimere. Come è possibile, infatti, che un individuo con precedenti specifici da far rabbrividire possa proseguire a macchiarsi di uno dei peggiori crimini concepibili, pedinando, braccando e violentando una ragazzina?»: il commento del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. Il governatore continua: «Chi compie simili azioni criminali deve scontare una pena adeguatamente dura ed essere messo nelle condizioni di non reiterare reati così gravi».

Sulla questione piovono anche le parole del ministro Matteo Salvini: «Castrazione chimica per pedofili e stupratori: problema risolto, come peraltro già fanno altri Paesi europei. E non capisco perché solo la Lega - e pochissimi altri - porti avanti questa battaglia di civiltà».