Botta e risposta sulla tassa rifiuti
La minoranza: «L’aumento della Tia non è affatto fisiologico»
SENNORI. «L’aumento della tariffa d’igiene ambientale non è fisiologico». È solo la prima di una serie di controdeduzioni che la minoranza consiliare del Comune di Sennori presenta all’amministrazione comunale. Nei giorni scorsi, l’assessore al Bilancio Mario Satta aveva risposto alle accuse della minoranza spiegando che l’aumento della Tia è legato a un adeguamento Istat. Oggi il gruppo “Progetto Sennori” controreplica che l’aumento Istat «è del 3 per cento, e non del 15 per cento, come dichiarato dall’assessore». Relativamente alla famosa transazione che - pochissimo tempo prima della fine del mandato della giunta Canu - aveva vincolato il Comune a un trasferimento consistente di denaro nelle casse della società Manutencoop, i consiglieri hanno le idee chiare. «L’assessore Satta continua a scaricare sui precedenti amministratori responsabilità e colpe che invece sono sue e dell’amministrazione di cui fa parte, mistificando la realtà e facendo riferimento, demagogicamente, a una complessa vicenda che invece ha portato benefici al Comune di Sennori per circa 600mila euro». A proposito dell’aumento della tariffa d’igiene ambientale, Canu e compagni hanno numeri diversi da quelli dell’assessore al Bilancio. «Per quanto riguarda i mancati introiti della Tia, Satta dovrebbe chiedere chiarimenti all’attuale sindaco Desini. Infatti, è lo stesso che nel 2005 era assessore e aveva votato favorevolmente il progetto ambientale e i relativi costi, ed è lo stesso che nel 2007, consigliere di minoranza dava ragione ai cittadini, in un consiglio comunale dell’epoca, che non volevano pagare la tassa perché troppo onerosa, ed è lo stesso che oggi, tornato a ruoli di responsabilità, si lamenta che la gente non paga il tributo», conclude il comunicato. Posizioni inconciliabiliche di questo passo nel prossimo futuro accentueranno oltremodo la contrapposizione fra gli opposti schieramenti. (s.s.)