“Bollette pazze” da Abbanoa? Attenzione alle perdite occulte
Se il consumo è anomalo gli utenti dovrebbero controllare tubature, sciacquoni e serbatoi interni Il costo dell’acqua è a carico del cliente che però non pagherà per depurazione e servizi fognari
SASSARI. Quello delle perdite dalla condotte è uno dei problemi che angustiano i gestori delle reti di distribuzione dell’acqua. Ma la situazione non è rosea neppure quando l’acqua “abbandona” la rete di distribuzione pubblica e, attraverso il contatore, arriva negli impianti privati. Tecnicamente queste si chiamano “perdite occulte” e qualche volta possono giustificare le cosiddette bollette pazze.
La spesa delle famiglie è mediamente di 208 euro l’anno, ma 260 utenti ritengono che il conto presentato da Abbanoa sia eccessivo e pertanto hanno presentato un reclamo. Ma secondo Abbanoa non c’è stato alcun errore e quei 260 utenti (su 128 mila) potrebbero essere vittime inconsapevoli delle “perdite occulte”. Sono perdite di impianti interni, sottolinea l’ente gestore, magari invisibili, dovute alla rottura parziale di una tubatura o a un raccordo che si è allentato, tubature che passano sotto i cortili, ma anche perdite dagli sciacquoni difettosi o dai serbatoi domestici o condominiali. Perdite minime, anche goccia a goccia, ma che nell’arco di mesi o - come è capitato - di anni, fanno massa critica, fanno girare il contatore e aumentare il costo della bolletta. Un incidente al quale non c’è rimedio. «Sì, l’utente deve pagare – spiega l’avvocato Giuseppe Bassu –: una volta che il “bene acqua” passa di proprietà, cioè dal servizio pubblico passa all’utente, questi ne diventa unico responsabile. E in questo caso c’è solo una cosa da fare: pagare la bolletta».
Le perdite occulte sono quindi si totale competenza degli utenti ai quali, se ritengono che Abbanoa abbia certificato un consumo eccessivo, non resta che provate la tenuta dell’impianto. Ed è proprio Abbanoa che suggerisce come farlo: l’utente deve monitorare per almeno 12 ore l’impianto, chiudendo tutti i rubinetti compresi quelli degli elettrodomestici, e verificare che in quelle 12 ore il contatore non abbia segnato alcun consumo. In caso contrario deve far controllate il proprio impianto.
Va comunque detto che almeno in questo caso Abbanoa va incontro alle esigenze del consumatore-cliente-utente e quando la perdita occulta è accertata nella bolletta non vengono inseriti costi della depurazione e del servizio fognario.
Il problema, sostiene Abbanoa, è comunque destinato ad attenuarsi con la messa a regime delle letture certificate ogni sei mesi. Dal 2014 tutti i clienti dell’isola hanno la data certa di lettura e la data certa di fattura. «Ciò eviterà l’accumularsi di periodi di fatturazione, anche relativi a più anni, che sono stati causati dalle ingenti anomalie presenti nelle banche dati dei clienti consegnate ad Abbanoa da chi gestiva in precedenza il servizio – aggiunge la società controllata dalla Regione – . A ogni Comune sono stati segnalati i mesi in cui verranno effettuati i giri letture. Il calendario è disponibile anche sul sito internet di Abbanoa».
Negli ultimi anni se ne sono viste e accertate di tutti i colori, aggiunge Abbanoa: dalle perdite all’interno di case disabitate a veri e propri furti d’acqua, e per questa ragione prima di emettere una bolletta relativa a consumi eccessivi «Abbanoa esegue tutte le verifiche sulla corretta funzionalità del contatore (dai raffronti con le letture precedenti fino alla messa in prova dell’apparecchio). In ogni caso, prima dell’invio della fattura, al cliente viene spedita una lettera che segnala il consumo anomalo».
Agli utenti che hanno individuato le perdite occulte non resta che rassegnarsi e pagare. Anche se quasi certamente non si sarebbe arrivati a bollette da capogiro se proprio Abbanoa avesse provveduto, in passato, alla regolare lettura dei contatori.