La Nuova Sardegna

Sassari

Recital in Basilica, omaggio di Demuro all’intera comunità

di Gavino Masia

Martedì il tenore si esibirà anche a scopo benefico Poi il tour che lo porterà negli Usa, in Corea e Spagna

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PORTO TORRES. Il tenore Francesco Demuro canterà per la prima volta martedì alle 21 all’interno della millenaria chiesa romanica di San Gavino, accompagnato al pianoforte da Roberto Piana, perché vuole fare un regalo alla sua città prima di partire per una tournée mondiale. «Sono felice di questo recital e nel contempo emozionato – ha detto Demuro nella presentazione di ieri –, perché mi rimetto in pista su un palcoscenico inedito e prestigioso e dalla acustica asciutta». Dopo aver regalato al pubblico turritano, e non solo, la sua voce durante il Palio di San Gavino, intonando in grande stile il “Nessun dorma” di Giacomo Puccini a due passi dal mare, il tenore offrirà un recital gratuito dentro la Basilica di San Gavino, un omaggio alla città che ama più di ogni cosa e dalla quale trova difficile staccarsi ogni volta che ritorna dai concerti in giro per il mondo. Nella tappa portotorrese non prevista nel calendario, che ricade comunque tra le iniziative per i 400 anni degli scavi nella Cripta documentati da Gavino Manca de Cedrelles, canterà brani della musica melodica italiana e altri dell’opera lirica. Fuori dalla basilica un gazebo di solidarietà per le persone di buona volontà che vorranno dare un contributo da devolvere alle famiglie indigenti di una comunità che attraversa profonda crisi e difficoltà. Dopo il concerto Francesco Demuro partirà alla volta della Corea, quindi Stati Uniti, Spagna e altre nazioni dove esporterà il suo innato talento per il canto confermando che in Sardegna ci sono eccellenze che portano alto il simbolo dei Quattro Mori. La serata fa parte di uno dei tanti momenti di riflessione culturali per ricordare gli aspetti storici e architettonici della basilica medievale e degli scavi della Cripta di cui ricorrono i 400 anni (1614- 2014), come sottolineato dal parroco don Mario Tanca, e Monte Agellu è il luogo dove Proto presbitero e Gianuario suo diacono hanno annunciato con passione la fede cristiana. In quegli scavi della parte settentrionale della basilica, denominata Atrio Comita, sono state ritrovate le fondazioni di una chiesa paleocristiana sulle quale fu edificata la cattedrale turritana che, nel panorama romanico europeo, colpisce per l’originalità del suo impianto con i lunghissimi fianchi e le due absidi contrapposte. «Il concerto di Francesco Demuro lo considero un premio alla città prima della sua partenza per i migliori teatri del mondo – ha detto l’assessore allo Spettacolo Costantino Ligas –, e lo farà in una basilica che rappresenta la madre per la maggior parte di noi turritani». Un concerto organizzato in perfetta sinergia con la parrocchia e l’associazione Musicando Insieme di Donatella Parodi, l’insegnante di musica che ora applaude il suo ex alunno Francesco Demuro.

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