MEMENTO Sant’Eusebio, nato nei pressi dell’Atp
Un'antica tradizione vuole che Sant'Eusebio Vescovo di Vercelli fosse nato nell'anno 283 in Sardegna
Un'antica tradizione vuole che Sant'Eusebio Vescovo di Vercelli fosse nato nell'anno 283 in Sardegna; altra tradizione, sassarese, indica il luogo di nascita: il villaggio di Kitaròne, un tempo esistito nella campagna denominata “Li Caduffi” (vedi Gian Filippo Orlandi, Thathari pietra su pietra, Chiarella, 1985, p. 56 nota 121), sulla strada per Caniga. Nella zona intorno si trovano alcune grotte calcare frequentate per secoli dall'uomo e una fonte, che probabilmente servì il villaggio medievale. A giustificare la nascita di Eusebio a Kitaròne, narra una tradizione orale, concorrevano la presenza nel villaggio della chiesa parrocchiale a lui dedicata e a Sassari la presenza di una chiesa minore nell'area del Noviziato del Convento delle Monache Cappuccine edificato a fine Seicento.
La chiesa di Sant'Eusebio di Kitaròne fu considerata per breve tempo dall'Ordine Mercedario per stabilirvi una piccola comunità di frati, poi nel 1820 circa fu destinata come “cimitero provvisorio” della città (fino a che divenne inagibile per l'eccesso di sepolture): è collocata in una campagna privata al ridosso della quale da diversi anni sorge il complesso dell'Atp. A unica navata, semplice ma severa, ha la facciata sormontata da un ampio campanile a vela e l'area absidale mostra i caratteri di una struttura più antica (probabilmente romanica) dove si intravede nella muratura l'arco dell'abside, mancante.
Nelle fiancate monofore strombate, rimandanti all'impianto medievale. A lato della chiesa una casetta dotata di due ambienti e di un pozzo-cisterna. Nella navata resta il vecchio altare maggiore dove stava il quadro del santo, recentemente restaurato da FAI e Soprintendenza. Eusebio, santo "quasi" sassarese, è oggi noto ai più per il film “Per Grazia ricevuta”, con Nino Manfredi, con relativa litania “Viva Sant’Eusebio, protettore dell’anima mia”: sic transit...