Piana: «Allarme Xylella, mancano i controlli»
SASSARI. Allarme Xylella. A lanciarlo la direzione provinciale di Italia Unica guidata da Tore Piana che si è riunita nei giorni scorsi e ha deliberato la costituzione di 5 gruppi di lavoro/dipartimen...
SASSARI. Allarme Xylella. A lanciarlo la direzione provinciale di Italia Unica guidata da Tore Piana che si è riunita nei giorni scorsi e ha deliberato la costituzione di 5 gruppi di lavoro/dipartimenti: agricoltura e ambiente - trasporti continuità territoriale e turismo - sanità e servizi sociali- attività produttive - scuola e formazione.
E il giorno stesso della sua costituzione il dipartimento agricoltura e ambiente, coordinato in questa prima fase dallo stesso Piana, ha analizzato l'emergenza dovuta alla probabile diffusione in Sardegna ed in particolare nel nord sardegna del batterio della Xyllella che colpisce a morte gli olivi, in particolare, ma che sta attacando anche arbusti, quali il mirto, oleandro e quercie. Negli ultimi due anni il batterio ha distrutto migliaia di olivi nella puglia, mettendo in ginocchio l'economia olearia di quella regione.
La preocupazione maggiore per la Sardegna deriva dal fatto che nel mese di maggio in Corsica, e più esattamente a Propiano, è stato individuato un caso di batterio Xillela su mirto e ad agosto secondo le fonti ufficiali del ministero dell'agricoltura francese si sono registrati ben 86 casi di focolai di Xyllella sempre nell'area del sud della Corsica quindi a pochi chilometri dalla nostra Sardegna.
«Considerando che esiste un collegamento navale settimanale fra Propiano e Porto Torres – spiega Piana – e che diverse merci dalla Corsica vengono in Sardegna dal porto di Santa Teresa, collegato giornalmente con Ayaccio, ove in questi porti non esiste nessun controllo fitosanitario su introduzione di materiale vegetale proveniente dalla Corsica verso la Sardegna, si capisce che il rischio della introduzione e difusione del potentissimo batterio in Sardegna è facile e reale.
«Considerato che l'unico metodo per combattere il potente batterio in questo momento è l'abbruciamento delle piante malate chiediamo che vengano addotate le seguenti iniziative: emissioni di un decreto urgente di controllo fitosanitario con divieto di introduzione di piante e materiale vegetale in Sardegna con un presidio nei porti con la creazione di un cordone di protezione fitosanitario verso la Corsica. Creazionw entro il mese di settembre, un coordinamento task force fra servizio fitosanitario, laore, agris e università agraria di Sassari, che interagisca sui campionamenti, metodi di ricerca e di prevenzione fitosanitria. Di estendere il monitoraggio e i campionamenti anche in pieno campo. Di promuovere riunioni informative. Di creare urgentemente un piano staordinario di azione regionale agronomico e di intervento fitosanitario nel malaugurato caso dovesse comparire il batterio in Sardegna».