A Sassari la solidarietà è “in attesa”: pizza, pane e compleanni
Tra le azioni di sostegno messe in campo da attività commerciali e volontari ci sono anche cash mob, caffè e crocchette in sospeso. Il Consiglio comunale ora si propone come cassa di risonanza per la filantropia silenziosa
SASSARI. La solidarietà, a Sassari, si muove troppo spesso in maniera silenziosa. Ogni tanto si sente parlare delle iniziative più curiose, come ad esempio il “caffè sospeso” alla maniera napoletana. Cioè un cliente consuma un espresso ma ne paga due, lasciando così una consumazione pronta all’uso di qualunque bisognoso entri nel bar. Ma in città ci sono altre abitudini filantropiche che la maggior parte dei cittadini ignorano. Ciò che è accaduto oggi in Consiglio comunale ne è la prova e da conto del deficit di comunicazione sul fronte della solidarietà.
Il consigliere Fiorillo del Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione che impegnava il Comune a coordinare l’iniziativa del “pane sospeso”. Stesso principio del caffè, cambia solo l’alimento. Proposta lodevole, tutti concordi nel sostenerla, peccato che Sassari in tempi di crisi si era già mossa per tempo. Dice il consigliere del Pd Lello Panu: «Si chiama pane in attesa ed è attiva in città già dal 2014». In pratica il mondo del volontariato, che corre in un binario parallelo rispetto a quello dell’amministrazione comunale, si è rimboccato le maniche e ha messo in campo una serie di aiuti. Tipo: libro in attesa, perché non c’è da sfamare solo pancia ma anche il cervello. Oppure compleanno in attesa: con le feste organizzate e i regali comprati per i bambini che altrimenti non avrebbero nulla da scartare. O ancora pizza in attesa. E infine, come ricorda il consigliere di Città Futura Lalla Careddu, anche i cash mob fanno parte di quelle ciambelle di salvataggio che permettono le attività commerciali di restare un altro po’ a galla. E a Predda Niedda c’è anche un negozio per animali che ha allestito le “crocchette in attesa”.
Perciò alla fine la mozione di Cinque Stelle è servita per sviluppare meglio l’idea e inserirla nel tema più ampio della comunicazione socie e per il sociale. A proporre l’emendamento è Efreen Carta. «Il ruolo delle istituzioni dovrebbe essere quello di facilitatore e animatore in sinergia con le associazioni di volontariato: l’obiettivo è riuscire a dare visibilità, a mettere a sistema e a comunicare con maggiore efficacia le tante iniziative di solidarietà che vengono proposte in città. Gli strumenti di informazioni potrebbero essere ad esempio il sito del Comune, oppure un altro canale di divulgazione creato ad hoc.
Una cassa di risonanza, insomma, per i piccoli e silenziosi gesti di sostegno che vibrano sottotraccia nella nostra comunità.