La Nuova Sardegna

Sassari

Ozieri, approvato il bilancio del Consorzio di bonifica

di Barbara Mastino

Il documento di programmazione prevede l’ampliamento della rete irrigua Il presidente Diego Pinna: «Manteniamo costi bassi ma servizi efficienti»

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OZIERI. Compiti ridotti per legge ma tante iniziative in cantiere per il Consorzio di bonifica del nord Sardegna, che nei giorni scorsi ha approvato il bilancio di previsione per il prossimo anno.

Un’approvazione votata all’unanimità da tutti i delegati: un dato che dimostra, come ha commentato il presidente Diego Pinna, «che l’assemblea è un gruppo forte e coeso che lavora nell’interesse dell’ente e che così facendo dimostra di mantenere gli impegni presi poco meno di un anno fa al momento dell’insediamento».

Mantenere bassi i costi a carico dei consorziati, anche con la ridefinizione del piano di classifica, pur tenendo alto il livello del servizio offerto; ampliare l’irrigazione nel territorio del comprensorio; contenere le spese sia individuando una nuova sede meno costosa sia ridefinendo i carichi di lavoro dei dipendenti (anche in considerazione del blocco delle assunzioni che mantiene la pianta organica a 31 dipendenti: 3 dirigenti, 4 capi settore, 10 impiegati per un totale di 17 unità e 14 operai a tempo indeterminato di cui 5 capi operai): questi i principali obiettivi del Consorzio di bonifica del nord Sardegna per il prossimo anno, nel quale sono previsti, come annunciato già qualche tempo fa, anche importanti opere che saranno finanziate con appositi fondi “esterni” laddove non sia possibile attingere a fondi regionali, che peraltro sono stati già richiesti.

Tra le opere ormai non più rinviabili rientra, come detto, l’estensione della rete irrigua: una richiesta avanzata da varie amministrazioni comunali, disposte anche ad accollarsene i costi che così non graveranno sul bilancio dell’ente consortile.

«Siamo pronti a raggiungere tutti gli obiettivi - ha detto ancora il presidente Pinna - anche se siamo consapevoli che si tratterà di un impegno particolarmente complesso in virtù dei compiti sempre più ridotti sopravvenuti in epoche recenti, che costituiscono condizionamenti e limitazioni per quelli che sono i trascorsi e le aspettative dei Consorzi di bonifica».

Negli anni, infatti, gli enti consortili hanno perso funzioni importanti in materie come il suolo, l’ambiente e la difesa idraulica. Per quanto poi riguarda nello specifico il consorzio del nord Sardegna, inoltre, è mancata la competenza sulla gestione della risorsa idrica della diga sul Lerno di Pattada, «che avrebbe consentito - dice ancora il presidente Pinna - una apprezzabile riduzione dei ruoli consortili, che comunque sono da ritenersi tra i più bassi dell’intera regione nonostante negli ultimi anni si siano ridotti in maniera importante i finanziamenti regionali per lo specifico destinati e sebbene nel 2012 si siano dovuto riequilibrare i ruoli che il commissario di turno aveva abbassato oltre misura».

Ultimo, ma non l’ultimo, obiettivo è quello di incrementare la resa dello sfruttamento delle energie rinnovabili al fine di ridurre le notevoli spese per le forniture elettriche per le stazioni di sollevamento: 5 a solo uso irriguo che ricadono nel comprensorio della bassa Valle del Coghinas e uno multisettoriale nel comprensorio di Perfugas.

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