La Nuova Sardegna

Sassari

Castelsardo, Capodanno senza botti e vetro

Castelsardo, Capodanno senza botti e vetro

Ordinanza del sindaco per il concerto di stasera di De Gregori. Sabato la processione del Cristo Nero

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CASTELSARDO. Due ore di proroga per la musica dal vivo, divieto di sparare botti, se non autorizzati, e niente bottiglie e bicchieri di vetro nel luogo del concerto. Queste le disposizioni più rilevanti per la grande serata del capodanno castellanese che quest’anno si fregia della pregevole presenza del cantautore italiano Francesco De Gregori. In piazza Pianedda ,nella piazza nuova e nelle strade adiacenti non si potranno inoltre introdurre bottiglie o bicchieri di vetro, petardi o altri materiali esplodenti. Solo coloro che dispongono di «specifica autorizzazione preventivamente rilasciata dal competente ufficio di polizia amministrativa» potranno esplodere i botti oggi e domani. Per quanto riguarda la circolazione si consiglia invece ai visitatori di parcheggiare l’auto negli appositi stalli nelle zone periferiche, di fronte al campo sportivo in Via Sedini, al porto turistico ed a Lu Bagnu. Sarà attivo, per tutta la notte, gratuitamente, il servizio navetta. Lo spettacolo musicale in piazza prenderà il via alle 23.15 con il dj set. Alle 24 partirà, dalle terrazze del castello, lo spettacolo di fuochi pirotecnici e al termine l’atteso concerto.

Passando ai riti sacri, sabato si sfilerà in una “processione della Misericordia con la venerata effige del Cristo Nero” come primo atto di fede comunitario del 2016. L’appuntamento è alle 16 alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, nel cuore del centro storico, dove il crocefisso è custodito . Il parroco Giovanni Pittorru, l’Arciconfraternita dell’Oratorio di Santa Croce e il Consiglio pastorale hanno proposto la cerimonia per chiedere il sostegno divino per le numerose famiglie colpite da precoci lutti negli ultimi tempi, ed invocare grazie e guarigioni per i numerosi castellanesi, spesso giovanissimi, che versano in delicate situazioni di salute, disagio e lottano per la vita. Il Cristo Nero è un crocefisso ligneo, fra i più antichi in Sardegna, risale al 1300 ed è chiamato Lu Criltu Nieddu per via del colore che il legno aveva assunto a causa della fuliggine. È stato ritenuto miracoloso per aver salvato la citta, nel 1527, dall’assedio congiunto della fanteria francese e dalla flotta navale comandata da Andrea Doria.

Il miracolo dello scampato pericolo, dovuto al provvidenziale arrivo di una tempesta di maestrale che costrinse gli attaccanti a desistere, è ancora ricordato dalla palla di cannone murata sulla porta dell’antico convento. Il Cristo Nero venne così considerato miracoloso e, da allora, è sempre stato portato in processione tutte le volte che le calamità si riversavano sulla città. Ha assunto oggi l’aspetto di calamità la dolorosa scia di morti premature, che nell’ultimo anno, ha interessato il centro, dove si è registrato circa il 25% di decessi sotto i 50 anni di età mentre, tuttora, in moltissime famiglie vi sono giovanissimi che lottano contro gravi malattie. Per loro e per tutti i castellanesi che versano in situazioni difficoltà si sfilerà in corteo, in un atto di fede nella benevolenza divina. I fedeli si ritroveranno presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie per percorrere il centro storico ed attraversare le piazze centrali della città sino al cimitero. A seguire si percorrerà Via dei Mille, Via Cagliari, Via Trento, Via Marina, via Roma, Via Nazionale, Lu Turrioni e giungere in Cattedrale dove si celebrerà la messa. Da qui si ripartirà in processione verso Santa Maria dove verrà riposta, nel suo sito tradizionale, la venerata effige.

Donatella Sini

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