La Nuova Sardegna

Sassari

Simind, segnali positivi: salari entro il 23 febbraio

di Gavino Masia
Simind, segnali positivi: salari entro il 23 febbraio

I legali della società assicurano: il 4 gli acconti sugli arretrati poi il saldo Gli operai continuano il presidio, nelle altre aziende si riprende a lavorare

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PORTO TORRES. «Il responsabile del personale di Versalis Giovanni Onnis ha sentito telefonicamente i legali di Eni: hanno dato la loro disponibilità a pagare i 94 operai Simind con una prima tranche il 4 febbraio e tutto il resto degli emolumenti il 23 febbraio. Queste ipotesi dovranno ora essere vagliate dai legali della Cgil e, soprattutto, dai lavoratori Simind che incontreremo questa mattina alle 9 nei locali del sindacato, in viale delle Vigne».

Il commento del segretario generale della Cgil di Sassari Francesca Nurra, nel tardo pomeriggio di ieri, chiude di fatto una giornata convulsa, fatta di incontri e assemblee sia all’interno della sala consiliare sia di fronte alla portineria centrale. La novità è che da ieri mattina sono entrate al lavoro tutte le maestranze e i quadri dirigenziali delle altre aziende dell’ex Petrolchimico, mentre gli operai della Simind continueranno il loro presidio (compresi i cartelli di protesta) senza impedire l’accesso al lavoro. Il quinto giorno di sciopero era cominciato con una assemblea dentro la sala del consiglio comunale di Porto Torres, dove a più voci si è sottolineato il rispetto degli accordi sottoscritti tra politica e parti sociali e il conseguente rispetto delle regole nei confronti dei lavoratori che non ricevono stipendio e altri sacrosanti diritti. «In questa vicenda bisogna alzare il livello del confronto – ha detto Enea Pilloni della Cisl –, usando cuore e testa per portare avanti le istanze dei lavoratori, e far capire cosa significa soffrire per non avere avuto i denari lavorati». Per il segretario generale della Uil di Sassari, Giuseppe Macioccu, è «assurdo che si debba parlare degli stipendi quando si tratta di diritti già acquisiti dai lavoratori: Eni ha sottovalutato i problemi con l’azienda Simind, perché queste vertenze dovevano essere risolte prima, e l’obiettivo principale deve essere quello di richiamare le istituzioni più alte (Presidenza del consiglio) al rispetto degli accordi sottoscritti». Diversi gli interventi degli operai, che chiedevano garanzie sulle tre mensilità dovute perché ci sono mutui da pagare e spese familiari che incombono quotidianamente e senza tregua. La discussione si è poi trasferita di nuovo vicino alla portineria centrale, con dibattiti accesi e momenti di tensione dovuti alle notizie che si rincorrevano senza alcuna certezza riguardo ai denari dovuti ai 94 operai. Intorno alle 12.30, dopo l’incontro con il rappresentate di Eni, è stato il segretario generale della Cisl di Sassari, Gavino Carta, a parlare a nome dei sindacati uniti. «Versalis ha già preso l’impegno di informare l’azienda subentrante alla Simind (ossia la Icom) di farsi carico di una serie di questioni: c’è il riconoscimento delle retribuzioni per tutto il 2016 ai lavoratori, garanzie occupazionali fino alla fine del contratto e rientro delle retribuzioni arretrate nel più breve tempo possibile». Questioni che Carta ha definito «conquiste importanti», e che saranno vagliate attentamente già questa mattina da operai e sindacato nella sede turritana della Cgil.

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