La Nuova Sardegna

Sassari

Stintino avrà la Protezione civile

Stintino avrà la Protezione civile

Il piano dovrà essere trasmesso a prefettura, forze dell’ordine e Regione

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STINTINO. Anche il Comune di Stintino si è dotato di un piano per la protezione civile. Lo ha stabilito il consiglio comunale che nell’ultima seduta presieduta dal vicesindaco Angelo Moschella ha approvato l'atto che definisce i ruoli delle strutture comunali che si occuperanno di protezione civile e rappresenta un modello per le azioni e le strategie da adottare. «Il piano rappresenta uno strumento dinamico che andrà aggiornato e revisionato periodicamente – ha detto Angelo Moschella – anche in virtù delle varie informazioni che si acquisiranno con il tempo e in base alla realtà organizzativa e strutturale del Comune».

Il documento prevede la creazione di una struttura della Protezione civile tramite l’organizzazione e l’attivazione di servizi comunali, la costituzione di una sala operativa, la definizione di procedure di intervento, la formazione degli operatori comunali, del volontariato e l'informazione della popolazione attraverso il centro operativo comunale. Il piano così approvato sarà trasmesso alla prefettura di Sassari, al settore Ambiente della Provincia di Sassari, al servizio Protezione civile della Regione, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale, alla stazione dei carabinieri competente per territorio, ai vigili del fuoco e al 118.

L’assemblea civica ha anche dato il via libera al sindaco e alla giunta per definire l’accordo di gemellaggio istituzionale tra il Comune di Stintino, il Comune di Parga in Grecia e il Comune di Hunedoara in Romania. L'accordo sarà sancito attraverso una cerimonia ufficiale con il “Giuramento di un patto di amicizia e gemellaggio”. L'accordo prevede di sostenere lo scambio di esperienze anche tramite l’organizzazione di feste, manifestazioni, attività culturali e ricreative, organizzare scambi fra le istituzioni scolastiche e le realtà associative, favorire scambi di natura turistico-culturali ed economico-professionali, quindi ancora favorire scambi tra associazioni culturali e del volontariato per la realizzazione di incontri musicali, rappresentazioni teatrali, mostre d’arte, conferenze e convegni per favorire la presa di coscienza del contrasto culturale che caratterizza le diverse realtà sociali e promuovere il processo di integrazione europea.

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