Scacco matto da Sassari alle scuole della penisola
I bambini del circolo 12 e 13 trionfano nei campionati giovanili studenteschi Importante il loro contributo per il successo della Sardegna, arrivata prima
SASSARI. Scacco matto dalla Sardegna alle scuole della penisola.I giovanissimi scacchisti delle scuole dell’isola hanno trionfato nei campionati giovanili studenteschi di scacchi, il principale evento agonistico giovanile del calendario scacchistico nazionale. La fase finale si è svolta nei giorni scorsi a Sibari, in Calabria, e la delegazione sassarese ha fatto un figurone piazzandosi a metà classifica composta da oltre 211 squadre per un totale di oltre 1045 giovani scacchisti. Si sono sfidate per i titoli nazionali le migliori formazioni delle varie categorie di scuola primaria e scuola secondaria. Una kermesse che ha coinvolto quindi ragazzi e ragazze dai 6 ai 18 anni.
I sei bambini del 12° 13° circolo didattico di Sassari: Stefano Deiana, Giovanni Sanna, Enrico Zirolia del plesso di via Cilea e Alessandro Lampis, Luca Pintus, Francesco Merella del plesso di via Forlanini, accompagnati dalle insegnanti Michela Carboni e Roberta Soggia, hanno ben figurato posizionandosi a metà classifica della loro categoria e contribuendo, con il loro punteggio, all’assegnazione del primo premio alla regione. La squadra, sostenuta dalla Fondazione di Sardegna, ha affrontato sette partite ad altissimo livello agonistico.
«Il “Progetto Scacchi”, radicato da anni nel 12° 13° circolo didattico – spiegano a scuola – ha trovato spazio per la capacità di migliorare l’attenzione, la concentrazione, l’empatia, la tolleranza, la pazienza, la perseveranza, la pianificazione …» «In termini semplici: aiuta a pensare! – dicono gli insegnanti –. E si capisce bene quanto sia salutare, in un’epoca come la nostra, in cui si viene colpiti da una quantità enorme di informazioni, un gioco che ci aiuta a riflettere e a navigare intorno a sistemi complessi».
Molto attento all’importanza del gioco degli scacchi e alla sua diffusione in ambito scolastico è stato il dirigente Antonello Tedde. Gli insegnanti e i genitori attribuiscono al dirigente il merito di avere «sempre sostenuto tutte le iniziative proposte dal collegio dei docenti e ha inserito questa pratica nei piani di miglioramento della scuola, promuovendo corsi di formazione in rete per insegnanti interni ed esterni».
«Di rilevanza straordinaria – concludono gli insegnanti – è l’operato dell’istruttore e consigliere federale Sebastiano Paulesu che con la sua metodologia all’avanguardia, il metodo ideografico, riesce a coinvolgere ed interessare ad un gioco tanto astratto bambini a partire dalla scuola dell’infanzia, stimolando precocemente funzioni cognitive basilari per un percorso scolastico proficuo».