Cavallo, gli allevatori vogliono staccarsi da Agris
Proposta di legge di Gruppo misto e La Base per la nascita di una nuova agenzia Per l’associazione dell’anglo-arabo, la Regione non ha «nessuna strategia»
OZIERI. Non è giunta senza sollevare perplessità la pur buona notizia dello stanziamento da parte della Regione di un milione di euro per due anni in favore del comparto ippico ed equestre sardo. Il fondo, che sarà gestito da Agris, è stato suddiviso in due capitoli di spesa, 550 mila euro per un programma di corse di selezione, in collaborazione col Mipaaf e gli ippodromi di Chilivani, Sassari e Villacidro, e l’organizzazione di eventi nazionali e internazionali, e altri 450 mila euro per la valorizzazione delle razze equine in allevamento e per la promozione di eventi legati al cavallo sardo e alla tradizione equestre della Sardegna. Il dubbio principale riguarda la seconda tranche, e la definizione di cosa si intenda per «valorizzazione delle razze equine in allevamento e promozione di eventi legati al cavallo e alla tradizione equestre»: dubbio espresso dal consigliere regionale de La Base Gaetano Ledda, promotore della rinnovata attenzione della Ras nei confronti del comparto ippico, e dal presidente dell’Anacaad (l’associazione degli allevatori dell’anglo arabo) Mario Cossu. «Non si intravede nessuna strategia nel progetto – dice quest’ultimo – e inoltre non si capisce come mai l’iniziale periodo di stanziamento di tre anni è stato ridotto a due. Dobbiamo pensare che la Regione si riservi di deliberare un nuovo stanziamento per il terzo anno in stretta concomitanza con la campagna elettorale?». Punta ugualmente il dito contro la confusione sulla definizione di «sistema allevatoriale» anche Ledda, che vuole vederci chiaro su come questi fondi saranno spesi e riporta l’attenzione su quella che ormai è una questione su cui si dibatte da anni: la mancanza di autonomia del settore ippico all’interno di Agris. Si ricorderanno le tante proposte di legge per il ripristino del soppresso Istituto Incremento Ippico, tra cui la più recente presentata proprio da Ledda: proposta che nei giorni scorsi è divenuta tutt’uno con quella del consigliere del gruppo misto Fabrizio Anedda ed è diventata una proposta di istituzione di un nuovo soggetto denominato Asvies (acronimo di Agenzia per lo Sviluppo e la valorizzazione ippica ed equestre della Sardegna). La proposta Anedda-Ledda prevede, in sintesi, l’istituzione di una agenzia per la gestione del comparto autonoma da Agris, che si occupi di disciplinare la produzione equina (con un occhio di riguardo al miglioramento genetico) e, in sinergia con altre istituzioni, di tutelare la biodiversità ma anche di promuovere iniziative legate al versante sportivo, turistico, culturale, ambientale, economico (ricaduta reale sugli allevamenti) anche con la creazione di un marchio di qualità, infine di politiche sociali e di sanità pubblica (come, per esempio, lo sviluppo dell’ippoterapia come veicolo di inclusione sociale).