Darsena dei veleni di Porto Torres, condannati tre manager della Syndial
Assolti i vertici di Polimeri Europa e altri due dirigenti del gruppo Eni
SASSARI. Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Sassari Antonello Spano oggi 22 luglio ha condannato a un anno di reclusione tre manager della Syndial, controllata Eni, per i reati di disastro ambientale colposo e deturpamento delle bellezze naturali. I tre manager sono Francesco Capace, Oscar Cappellazzo e Gian Antonio Saggese. Assolti altri due manager sempre della Syndial, Alberto Chiarini e Francesco Leone, per non aver commesso il fatto, stessa formula scelta per mandare assolti i manager di Polimeri Europa Daniele Ferrari, Paolo Zuccarini e Daniele Rancati. Nella sentenza è stato disposto il risarcimento delle parti civili quantificato provvisoriamente in 480 mila euro.
Il pubblico ministero Emanuela Greco aveva invece sollecitato la condanne a tre anni di reclusione per i cinque manager della Syndial e l'assoluzione dei vertici di Polimeri Europa.
Il processo era nato in seguito a un sovralluogo effettuato dai vigili del fuoco nella darsena servizi del porto industriale di Porto Torres, sovralluogo culminato con il sequestro cautelare di una parte della darsena.
L'inchiesta era poi stata avviata dalla procura della repubblica di Sassari che aveva individuato nei vertici di Syndial e Polimeri Europa i presunti responsabili dell'inquinamento della darsena servizi (proprio a ridosso dell'ex petrolchimico), che per anni era stata "alimentata" dalla falda acquifera inquinata caratterizzata dalla presenza di sostanze cancerogene, con livelli migliaia di volte superiori ai limiti consentiti dalla legge.
Ieri mattina la prima sentenza di condanna per l'inquinamento che nel corso degli anni ha scaricato nel porto industriali non meglio precisate quantità di sostanze pericolose nel mare del Golfo dell'Asinara.