La Nuova Sardegna

Sassari

Ardia di San Costantino, Pozzomaggiore è pronto

di Emidio Muroni
Ardia di San Costantino, Pozzomaggiore è pronto

Mercoledì e giovedì la suggestiva due giorni in onore del santo Patrono del paese Il culmine è la spettacolare rievocazione a cavallo della battaglia di ponte Milvio

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POZZOMAGGIORE. Mercoledì e giovedì il paese riveste l’abito della festa per ripetere, come da consuetudine, i riti religiosi e civili e in onore di San Costantino. I festeggiamenti saranno preceduti dal triduo che da lunedì a mercoledì, alle 18,30 sarà celebrato nella chiesa dedicata al Santo.

Mercoledì, alle 18, i comitati, con le bandiere, partiranno dalla casa dell’obriere per recarsi nella parrocchia di San Giorgio, prelevare il clero e raggiungere la collina di San Costantino per l’inizio dei vespri solenni cui seguirà la celebrazione della Santa Messa. Al termine, accompagnata dal fragore della fucileria, partirà la notissima e spettacolare Ardia che sarà guidata da Tonino Cambule, un allevatore e abile cavaliere che vanta una lunga esperienza nell'Ardia alla quale ha partecipato, fin da giovanissimo, in numerose edizioni. E’ stato designato dal Comitato di San Costantino come “Caddu ‘e punta” e impersonerà la figura di San Costantino nella rievocazione della vittoriosa battaglia di ponte Milvio contro Massenzio, nel 312 dopo Cristo.

Sarà seguito e protetto dalle prime scorte Tonino Cuccuru e Antonello Pinna, dalla seconda scorta, composta da Giovanni Antonio Sanna e Maurizio Loi e dalla terza con Gabriele Cuccuru e Costantino Cossu che hanno il compito di impedire eventuali tentativi di sorpasso.

Sarà un’Ardia che si proporrà in tutta la sua bellezza e spettacolarità e con gli stessi rituali in onore del Santo Imperatore. Alle 22 è prevista una gara di canti dialettali sardi con la partecipazione di F. Denanni, D. Giallara, e M. Sias, con la partecipazione straordinaria di Vanessa Denanni e l’accompagnamento della chitarra di G.Pinna. Il 1’ Settembre, alle 10, saranno ripetuti i riti religiosi e l’Ardia, seguirà la processione con il simulacro di San Costantino e Sant’Elena. Alle 17, con la presentazione precisa e puntuale di Angelo Masia, è prevista una “Rassegna di Pariglias” provenienti da Padria, Bonnanaro, Ittiri, Ollastra Simaxis, Oristano, Ollolai, Assemini e Giara Club di Oristano e la presenza del gruppo Tamburini e Trombettieri di Oristano. Una serata folkloristica, con il fisarmonicista A. Salis, concluderà i festeggiamenti.

La ripetizione dell’Ardia e dei rituali è nata nel 1923 per volere del primo comitato che l’istituì perché anche gli agricoltori locali, che a Luglio non potevano presenziare perché impegnati nella mietitura e nei vari lavori di raccolta, potessero festeggiare San Costantino. La data del primo settembre scelta per questa manifestazione, comunque, potrebbe essere legata anche al calendario bizantino e furono proprio i monaci orientali a importare in Sardegna il culto di Costantino e il calendario bizantino prevedeva il 31 agosto come ultimo dell’anno e il primo settembre come capo d’anno, (in sardo “caput anni”).

Chiudere l’anno con l’ardia, e iniziarlo con l’ardia in onore di San Costantino, potrebbe quindi assumere il significato di un segno beneaugurante ed una delle tante espressioni simboliche a cui è legata la festa.

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