La Nuova Sardegna

Sassari

Peste suina, su 3000 test 78 cinghiali erano positivi

di Barbara Mastino
Peste suina, su 3000 test 78 cinghiali erano positivi

I dati forniti da Franco Sgarangella, direttore della Prevenzione della Assl Dalla collaborazione con i cacciatori uno screening quasi in tempo reale

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OZIERI. Continua a dare buoni risultati in termini di monitoraggio della diffusione del virus della peste suina l’alleanza tra veterinari Assl, Istituto Zooprofilattico, cacciatori e forestali. Nella stagione venatoria appena conclusasi sono stati ben 3000 i controlli effettuati sui cinghiali cacciati, che hanno portato alla distruzione delle carcasse di 78 animali sieropositivi e 3 positivi al virus.

Grazie a questi controlli, si è potuto verificare che nel territorio dell’Assl la situazione epidemiologica per la peste suina africana è in miglioramento, ma purtroppo ancora preoccupante. Dal monitoraggio è infatti emerso che è ancora rilevante la presenza di circolazione virale all’interno dei territori intorno ai comuni di Ozieri, Pattada, Nughedu, Anela. Lo segnala la positività di quei 3 cinghiali abbattuti che sono risultati positivi al virus, che dà la misura di come la circolazione della malattia tra i cinghiali sia avvenuta di recente.

Si tratta comunque di dati parziali rilevati in un determinato periodo dell’anno, corrispondente al periodo venatorio oltre il quale non è possibile cacciare se non attraverso specifiche autorizzazioni e con l’ausilio di coadiutori nelle attività di controllo della fauna selvatica.

«La collaborazione dei cacciatori, che hanno conferito i circa 3000 campioni per la successiva diagnosi della malattia – spiega il direttore del Dipartimento di Prevenzione Franco Sgarangella – è stata fondamentale per permetterci di monitorare la situazione sanitaria in tutto il territorio dell’Assl di Sassari. In particolare, solamente nella cosiddetta “area infetta del selvatico” sono stati conferiti 1528 campioni di milza e di sangue che hanno permesso di rilevare 78 sieropositività al virus, in tutta la provincia, specialmente in cinghiali di giovane età, di cui 10 nei territori di Nughedu San Nicolò, 10 a Bultei, 14 a Pattada e 3 ad Anela, carcasse che sono state distrutte sotto il controllo del Servizio Veterinario».

Si è dimostrato molto utile, anche in questa stagione, il sistema “sms alert”: la comunicazione in tempo reale inviata agli allevatori di suini dei territori in cui è stata riscontrata la circolazione virale. A tutti è stato richiesto di tenere i propri animali confinati negli allevamenti e di segnalare al servizio veterinario qualsiasi problema di carattere sanitario. «Stiamo lavorando nella strada giusta – conclude Sgarangella –: solamente con questo tipo di collaborazione possiamo perseguire gli obiettivi di eradicazione della malattia su tutto il territorio e certificare la non circolazione del virus».

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