Incendio distrugge il presepe a San Gavino
Si sospetta l’origine dolosa delle fiamme. Il parroco: «Nei giorni scorsi azioni poco rispettose»
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PORTO TORRES. Un presepe costruito con cura e amore da diverse persone è stato invaso dalle fiamme venerdì intorno alle 22 di fronte alla basilica di San Gavino. Le fiammate sono apparse improvvisamente a pochi metri dalla chiesa romanica e il gran fumo che si è liberato nell’aria è stato subito notato dal parroco don Mario Tanca, che ha allertato immediatamente i vigili del fuoco del distaccamento di Porto Torres. La squadra è arrivata tempestivamente per spegnere le fiamme e dal sopralluogo dei vigili è emerso che si è trattato di un probabile corto circuito del cavo che alimentava le luci del presepe. Tra i parrocchiani, invece, restano i dubbi su quanto accaduto, perché nei giorni scorsi sono stati notati più volte dei giovani vicino alla casetta del presepe e sarebbero stati registrati anche dei danni alle statue. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri, al comando del capitano Romolo Mastrolia, che hanno effettuato i rilievi per valutare tutti gli aspetti della vicenda. «Nelle notti precedenti si sono verificate alcune azioni poco rispettose nei confronti del presepe – conferma il parroco di San Gavino – e altri atti altrettanto poco riguardosi nei confronti del patrimonio pubblico e culturale: vedere queste cose nel periodo di Natale fa ancora più male». Le due statue di legno risultano annerite dal fuoco, propagatosi dalla paglia, mentre altre figure si sono salvate dalle fiamme grazie all’intervento rapido dei vigili del fuoco. Rimane il rammarico, e per certi versi la rabbia, per quel lavoro sul presepe portato avanti per giorni da volontari che collaborano con don Tanca e che simboleggiava la pace per chiunque lo ammirava. Buona parte del compendio monumentale non è poi illuminato a dovere e inevitabilmente si creano problemi di sicurezza per chiunque si rechi nel perimetro della Basilica. (g.m.)