Ozieri si fa bella grazie ai lavori dei Cantieri Verdi
di Barbara Mastino
Interventi in cinque zone della città, boschi e strade rurali Saranno fatte manutenzioni, potature e piantati nuovi alberi
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OZIERI. Terminate con le prove pratiche le selezioni di cinque operai, partiranno nei prossimi giorni a Ozieri i Cantieri Verdi per la cura del patrimonio ambientale e boschivo. Finanziati con l’apposito fondo regionale, che a Ozieri ha portato 60mila euro, i Cantieri Verdi vedranno i cinque operai impegnati in opere di potatura e piantumazione, pulizia di aree verdi, cunette e strade rurali e vicinali.
Le opere saranno divise in due tranche, la prima delle quali partirà subito e durerà circa un mese e mezzo. In questa prima fase saranno effettuati soprattutto lavori di potatura e piantumazione, mentre il grosso della pulizia sarà lasciato alla seconda fase. Questa, che sarà effettuata in primavera, riguarderà strade rurali e vicinali e pertinenze.
In base al progetto redatto dall’agronomo ozierese Giuseppe Meridda, nello specifico i lavori riguarderanno cinque zone precise più le strade. La zona A è quella di San Leonardo e Donnighedda, aree «allo stato naturale» dove nonostante la presenza di luoghi molto frequentati come l’asilo nido e lo stadio Masala ci sono anche zone quasi in stato di abbandono come quelle nei pressi dell’ippovia. Qui saranno eliminati erbacee e arbusti e saranno messi a dimora conifere, piante officinali e arbusti mediterranei.
La zona B comprende le aree verdi di San Nicola, già in passato oggetto di intervento, ma nel frattempo degradatesi, e alcuni lotti non edificati. Qui sarà sfalciata l’erba e in seguito saranno piantati conifere, tigli, gelsi oltre che piante officinali e arbusti mediterranei. La zona C è Traccone, dove dopo lo sfalcio e le sistemazioni saranno piantati arbusti mediterranei, mentre la zona D è quella della scarpata dietro la pinacoteca di via De Gasperi dove si pianteranno alberi di ailanto e messi a dimora arbusti e conifere. Ultima zona di intervento, la E, è quella del bosco di Monte Littu, dove si effettuerà «una pulizia moderata del sottobosco per equilibrare il sistema e garantire uno sviluppo più armonico dell’habitat vegetativo».
In tutti i siti la relazione del progettista raccomanda una manutenzione annuale soprattutto in ossequio alle norme antincendio: come per le strade dell’agro (Badde Aini, Badde Pedrosa, Bittiridu, Binzas de Mela, Murada-Calamone, Donnighedda, Ippicchiu, Strada Littu, Molinu Altu, Monserrato, Monte Inni, Monte Nieddu, Pont'ezzu - Figos, Pizzolu - Perde Semene, Rughes d’Olia, Sos Ortos - San Lorenzo, Tramentu, un totale di più di 29 chilometri) dove saranno realizzate nuove fasce di protezione contestualmente alle operazioni di pulizia, che serviranno appunto anche per la sicurezza dei luoghi.
«Grazie ai Cantieri Verdi riusciremo a mettere in campo opere che difficilmente saremmo riusciti a inserire nella normale programmazione - dice il consigliere delegato al Verde pubblico, Pierangelo Fae - e oltretutto impiegheremo cinque disoccupati di Ozieri. L’auspicio è che anche il prossimo anno la Regione finanzi questi progetti, Nel frattempo il Comune di suo sta provvedendo alla cura del verde nel cimitero e presto avremo finalmente l’allaccio alla rete del Consorzio di Bonifica dell’impianto di irrigazione del verde a San Nicola».
Le opere saranno divise in due tranche, la prima delle quali partirà subito e durerà circa un mese e mezzo. In questa prima fase saranno effettuati soprattutto lavori di potatura e piantumazione, mentre il grosso della pulizia sarà lasciato alla seconda fase. Questa, che sarà effettuata in primavera, riguarderà strade rurali e vicinali e pertinenze.
In base al progetto redatto dall’agronomo ozierese Giuseppe Meridda, nello specifico i lavori riguarderanno cinque zone precise più le strade. La zona A è quella di San Leonardo e Donnighedda, aree «allo stato naturale» dove nonostante la presenza di luoghi molto frequentati come l’asilo nido e lo stadio Masala ci sono anche zone quasi in stato di abbandono come quelle nei pressi dell’ippovia. Qui saranno eliminati erbacee e arbusti e saranno messi a dimora conifere, piante officinali e arbusti mediterranei.
La zona B comprende le aree verdi di San Nicola, già in passato oggetto di intervento, ma nel frattempo degradatesi, e alcuni lotti non edificati. Qui sarà sfalciata l’erba e in seguito saranno piantati conifere, tigli, gelsi oltre che piante officinali e arbusti mediterranei. La zona C è Traccone, dove dopo lo sfalcio e le sistemazioni saranno piantati arbusti mediterranei, mentre la zona D è quella della scarpata dietro la pinacoteca di via De Gasperi dove si pianteranno alberi di ailanto e messi a dimora arbusti e conifere. Ultima zona di intervento, la E, è quella del bosco di Monte Littu, dove si effettuerà «una pulizia moderata del sottobosco per equilibrare il sistema e garantire uno sviluppo più armonico dell’habitat vegetativo».
In tutti i siti la relazione del progettista raccomanda una manutenzione annuale soprattutto in ossequio alle norme antincendio: come per le strade dell’agro (Badde Aini, Badde Pedrosa, Bittiridu, Binzas de Mela, Murada-Calamone, Donnighedda, Ippicchiu, Strada Littu, Molinu Altu, Monserrato, Monte Inni, Monte Nieddu, Pont'ezzu - Figos, Pizzolu - Perde Semene, Rughes d’Olia, Sos Ortos - San Lorenzo, Tramentu, un totale di più di 29 chilometri) dove saranno realizzate nuove fasce di protezione contestualmente alle operazioni di pulizia, che serviranno appunto anche per la sicurezza dei luoghi.
«Grazie ai Cantieri Verdi riusciremo a mettere in campo opere che difficilmente saremmo riusciti a inserire nella normale programmazione - dice il consigliere delegato al Verde pubblico, Pierangelo Fae - e oltretutto impiegheremo cinque disoccupati di Ozieri. L’auspicio è che anche il prossimo anno la Regione finanzi questi progetti, Nel frattempo il Comune di suo sta provvedendo alla cura del verde nel cimitero e presto avremo finalmente l’allaccio alla rete del Consorzio di Bonifica dell’impianto di irrigazione del verde a San Nicola».