I vigili del fuoco sul tetto della chiesa
Alla Consolata si schioda un pezzo della copertura. Il parroco: serve un restauro
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PORTO TORRES. I vigili del fuoco del distaccamento di Porto Torres sono intervenuti ieri mattina sul tetto della chiesa della Beata Vergine della Consolata per verificare alcune criticità segnalate da don Ferdinando Rum. «Nei giorni scorsi avevo visto qualcosa di rotto guardando il tetto da una certa angolazione – ricorda il parroco della Consolata – e allora ho chiamato i pompieri: dopo il sopralluogo mi hanno detto che si era schiodata una parte della copertura in ondulina, e comunque nei prossimi giorni provvederò a farla aggiustare».
Don Rum ha anche detto ai vigili del fuoco che proprio sul tetto permane da qualche anno il problema della campana: «Sto continuando infatti ad utilizzare le campane elettriche della chiesa, ossia un disco, perché le vibrazioni di quella tradizionale potrebbero far crollare a terra la vela. È necessario un progetto e un computo metrico per le verifiche, come riporta la precedente relazione dei pompieri, in quanto la parte che regge il campanile è precaria».
Solo qualche mese fa il parroco don Ferdinando Rum aveva segnalato alla Nuova Sardegna le problematiche in cui versa la chiesa della Consolata e i continui sopralluoghi degli stessi pompieri che hanno evidenziato di volta in volta i problemi strutturali all’interno e all’esterno della chiesa. All’interno c’è uno scrostamento della pittura dalla cupola e quando piove la polvere dell’intonaco si deposita sui banchi dei fedeli che seguono la messa. L’impalcatura presente nella sacrestia e i servizi igienici continuano invece a restare chiusi al pubblico per i gravi danni strutturali nelle pareti e sul solaio.
L’assessorato comunale ai Lavori pubblici aveva dichiarato due mesi fa che avrebbe «stanziato una somma nella prossima variazione di bilancio per quantificare con esattezza la somma che occorre per gli interventi necessari sulla chiesa». (g.m.)
Don Rum ha anche detto ai vigili del fuoco che proprio sul tetto permane da qualche anno il problema della campana: «Sto continuando infatti ad utilizzare le campane elettriche della chiesa, ossia un disco, perché le vibrazioni di quella tradizionale potrebbero far crollare a terra la vela. È necessario un progetto e un computo metrico per le verifiche, come riporta la precedente relazione dei pompieri, in quanto la parte che regge il campanile è precaria».
Solo qualche mese fa il parroco don Ferdinando Rum aveva segnalato alla Nuova Sardegna le problematiche in cui versa la chiesa della Consolata e i continui sopralluoghi degli stessi pompieri che hanno evidenziato di volta in volta i problemi strutturali all’interno e all’esterno della chiesa. All’interno c’è uno scrostamento della pittura dalla cupola e quando piove la polvere dell’intonaco si deposita sui banchi dei fedeli che seguono la messa. L’impalcatura presente nella sacrestia e i servizi igienici continuano invece a restare chiusi al pubblico per i gravi danni strutturali nelle pareti e sul solaio.
L’assessorato comunale ai Lavori pubblici aveva dichiarato due mesi fa che avrebbe «stanziato una somma nella prossima variazione di bilancio per quantificare con esattezza la somma che occorre per gli interventi necessari sulla chiesa». (g.m.)
