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Videomessaggio alla popolazione per tenere duro
OSILO. Infondere ulteriore coraggio e speranza a una popolazione che ha già mostrato grande senso di responsabilità. È questa la strada scelta dal Comune di Osilo, con il videomessaggio accompagnato...
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OSILO. Infondere ulteriore coraggio e speranza a una popolazione che ha già mostrato grande senso di responsabilità. È questa la strada scelta dal Comune di Osilo, con il videomessaggio accompagnato dallo slogan “costruiamo insieme una nuova coscienza”, che nelle intenzioni dell’amministrazione comunale aiuterà ad affrontare le difficoltà.
Lo dicono il sindaco Giovanni Ligios, che rivolge parole di speranza in particolare ai bambini, e il capitano della compagnia barracellare Enzo Mammarella, che sottolinea lo spirito di collaborazione degli osilesi. Con loro, alcuni rappresentanti delle attività commerciali, il cui messaggio condiviso è “Insieme ce la faremo”. Ma il Comune ha messo in campo anche un altro importante strumento come il servizio di sostegno psicologico, attivo da ieri. Gli interessati possono contattare la dottoressa Angela Merella, al numero 370/1300529, il lunedì e il venerdì dalle 15 alle 19, e il giovedì dalle 9 alle 13. Un servizio importante perché è un segno di attenzione nei confronti delle persone più fragili, che rischiano di farsi travolgere dai riflessi psicologici della pandemia e dell’isolamento in casa.(m.b.)
Lo dicono il sindaco Giovanni Ligios, che rivolge parole di speranza in particolare ai bambini, e il capitano della compagnia barracellare Enzo Mammarella, che sottolinea lo spirito di collaborazione degli osilesi. Con loro, alcuni rappresentanti delle attività commerciali, il cui messaggio condiviso è “Insieme ce la faremo”. Ma il Comune ha messo in campo anche un altro importante strumento come il servizio di sostegno psicologico, attivo da ieri. Gli interessati possono contattare la dottoressa Angela Merella, al numero 370/1300529, il lunedì e il venerdì dalle 15 alle 19, e il giovedì dalle 9 alle 13. Un servizio importante perché è un segno di attenzione nei confronti delle persone più fragili, che rischiano di farsi travolgere dai riflessi psicologici della pandemia e dell’isolamento in casa.(m.b.)
